|
Autore |
Messaggio |
Stefan81
Iscritto il: 16/02/2010, 21:05 Messaggi: 27 Località: Tn
Formazione: Laureato
|
Ciao a tutti! E' la prima volta che scrivo sul forum, anche se lo frequento da un po' di tempo. Sono un apicoltore principiante (possiedo due arnie, da qualche mese, che gestisco per passione) e vorrei chiedervi qualche consiglio.
1. E' normale che in questo periodo non veda covata o che al limite sia ridottissima? Le scorte di miele invece sono molto abbondanti. 2. Come procedete all'invernamento? Fate qualcosa in particolare? Quando aprite le arnie in inverno? 3. Nutrite le api durante l'inverno, oppure lasciate stare?
Scusate per le domande da principiante, mi aiuta un amico più esperto che però ora non può seguirmi molto...
|
04/11/2010, 19:06 |
|
|
|
|
sandromorgia
Iscritto il: 02/06/2010, 0:08 Messaggi: 62 Località: sgurgola (fr) 250 m slm
|
ciao......... anch'io non sono un'espertissimo pero qualcosa grazie anche a questo forum ho imparato, per quanto riguarda la covata è normale che si riduca o addirittura c'è il blocco naturale io ad es. la scorsa settimana in assenza di covata ho approfittato per effuttuare un trattamento con ao gocciolato contro la varroa. per quanto riguarda l'invernamento dovresti stringerle piu che puoi con un diaframma cioè togliendo i telaini vuoti e lasciarle su 6/7 cosi facendo hanno meno spazio da scaldare durante l'inverno. per la nutrizione se hanno abbastanza scorte non dovrebbe servire calcola che hanno bisogno di 3/4 telaini pieni per svernare bene se sono scarse io verso dicembre nutro con candito oppure dai qualche telaino di un'altra famiglia che ne ha in abbondanza.........
|
04/11/2010, 22:50 |
|
|
Stefan81
Iscritto il: 16/02/2010, 21:05 Messaggi: 27 Località: Tn
Formazione: Laureato
|
Grazie dei consigli!
|
05/11/2010, 22:32 |
|
|
luchino
Iscritto il: 01/10/2010, 23:03 Messaggi: 12
|
...considera che nei mesi più freddi (leggi dicembre, gennaio e febbraio), è sconsigliato aprire la cassetta per controllare e/o inserire telaini pieni al posto di altri vuoti: così facendo contribuisci ad un drastico abbassamento della temperatura del glomere. Ci sono trattati scientifici in merito, ma per la mia esperienza, munisciti di nutritori tipo cilindrico e verso gen/feb (valutando anche l'andamento stagionale) vai di nutrizione. Ciao
|
07/11/2010, 0:40 |
|
|
beeman
Iscritto il: 13/06/2010, 22:34 Messaggi: 23 Località: prov. MI
|
Anch'io sono al mio primo inverno, però ho la fortuna di avere come maestro un apicoltore professionista. Ho notato infatti che in apicoltura non esiste una versione standard x una qualsiasi tecnica.. ognuno la personalizza e quindi spesso mi devo affidare a chi ne sa più di me. Un validissimo aiuto e modo di confronto lo sto trovando in questo forum.
Tornando all'invernamento, secondo il mio maestro, sono 3 le condizioni da rispettare quando non c'è più covata: 1) IPER-COMPRESSIONE x farle stare tutte al caldo (cioè restringere le famiglie spostando i telaini che non sono completamente coperti di api oltre il diaframma.. che non è in masonite ma un semplice nutritore a tasca di plastica). Lascio però i telaini di sponda pieni di miele. 2) COIBENTARE lasciando i telaini spostati oltre al diaframma senza asportarli. In questo modo occupano lo spazio vuoto e fungono da serbatoio x le api che stanno aldilà del diaframma a scaldarsi. Il top sarebbe però toglierli e mettere al loro posto un doppio sacco chiuso pieno di segatura (mio parere è che questo sistema possa generare umidità nelle pieghe del sacco o cmq far sviluppare parassiti dalla segatura..). Mettere un foglio di giornale e polistirolo tra coprifavo e tetto x isolare bene. 3) Posiziono il CANDITO sul foro del coprifavo nel caso non avessero sufficienti scorte di miele.. le scorte durante la stagione fredda le valuto dal peso della cassetta.. senza perciò dover aprire l'arnia e far prendere freddo alle api.
Ovviamente porticine su lato invernale e fondo anti-varroa.. mettendo magari anche una pietra sopra il tetto anti-vento.
In primavera i favi spostati oltre il diaframma potrebbero presentare delle muffe.. non è un problema perchè nelle belle giornate di sole primaverili le api li ripulirebbero in un attimo.
Cosa ne pensate? Questo sistema del mio amico professionista è stato messo in atto x tanti anni e sembra funzioni! Io vi posso dire che al mattino quando le api sono ancora "addormentate" e alla sera poco dopo il tramonto quando sono già rintanate, vedo qualche sporadica vespa che entra indisturbata a saccheggiare.. mi han detto che è normale, appena si scalda un po' la temperatura anche x le api le guardiane cominciano a fare il loro dovere e poi cmq le vespe stanno scomparendo ormai!
|
09/11/2010, 23:42 |
|
|
miche75
Iscritto il: 19/08/2009, 10:40 Messaggi: 585 Località: Torella del Sannio (CB)
Formazione: Scienze e Tecnologie Alimentari
|
ciao, mi inserisco per chiedere un consiglio. L'anno scorso ho invernato una sola arnia con fondo fisso in legno senza cassettino. Quest'anno invece ho il fondo antivarroa e ho un dubbio: la lamiera così sottile non fa raffreddare l'intera arnia? le api sono costrette a faticare di più per scaldare un'arnia con fondo antivarroa? grazie, ciao Michele
|
10/11/2010, 15:36 |
|
|
Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
|
miche75 ha scritto: ciao, mi inserisco per chiedere un consiglio. L'anno scorso ho invernato una sola arnia con fondo fisso in legno senza cassettino. Quest'anno invece ho il fondo antivarroa e ho un dubbio: la lamiera così sottile non fa raffreddare l'intera arnia? le api sono costrette a faticare di più per scaldare un'arnia con fondo antivarroa? grazie, ciao Michele Non so se le api faticheranno di piu' o no, ma se vuoi stare tranquillo, sotto le arnie mettici una tavola di legno che copra l'intero fondo dell'arnia, in questo modo sotto il cassettino c'è del legno, è un pò piu' riparato. Se vuoi stare ancora piu' tranquillo, riempi di paglia SECCA lo spazio tra il coprifavo ed il coperchio dell'arnia, crea uno strato d'aria che tiene il caldo. Poi si sa, il caldo sale ed il freddo scende, ma di questi tempi.........chi lo sa???? Ciao
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi, Dai deserti del Nord ai colli verdeggianti, Nel covo del drago e nei nascosti nidi Egli camminò a lungo nei boschi ombreggianti. Lament for Gandalf
|
10/11/2010, 18:31 |
|
|
ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
|
Ciao a tutti, un buon nvernamento è garanzia di successo per la prossima primavera ed è bene parlarne. Vorrei impedire che ci si possa far prendere la mano e riempire eccessivamente di merendine lo zaino del nostro prediletto scolaro se questo è già obeso. Ho già spiegato che le scorte eccessive creano grossi problemi alla ripartenza della covata per mancanza di spazio per l' alevamento. Sono del parere che la nostra maggiore attenzione , per un buon invernamento, è quello di curare bene le nostre api a fine raccolto in modo che possano allevare una covata sana ed abbondante per l' inverno fornendo nutrizione aggiuntiva se le fioriture autunnali scarseggiano oppure se le condizioni climatiche impediscono il raccolto. Per quelli che hanno il blocco della covata in autunno è bene fare un trattamento risolutivo contro la varroa, per quelli come me, che non hanno il blocco della covata, occorre verificare a feb se fare o no un trattamento. I favi non coperti da api vanno tolti e messi a magazzino perchè il polline ammuffito crea disturbi intestinali se adoperato. Lasciate in pace i vostri alveari fino a feb/mar (dipende dalle zone) e da Feb/mar quando la covata inizia a diventare interessante ed in crescita visitate periodicamente i Vs alveari aggiungento favi e/o nutrizione di emergenza e/o di stimolo. Nel libro "l' ape e l' arnia" di Roy A. Grout ed 1981 a pag 454 si legge: Nel 1942 (Wisconsin) due forti colonie alloggiate entro alveari forniti di sola intelaiatura e con solo coperchio sopravissero ad un duro inverno (9 gg con temp. -20 a -30) e produssero un eccedenza di miele la primavera successiva. Le api hanno bisogno di un riparo ben aereggiato e si difendono bene anche senza cappotto , le eccessive imbottiture e ripari possono ostacolare la fuoriuscita del vapore attraverso le pareti ed il soffitto e rendere l' ambiente malsano. Ninno
|
10/11/2010, 20:52 |
|
|
Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
|
beeman ha scritto: ... Lascio però i telaini di sponda pieni di miele. Non solo miele ma anche polline, molto importante per la ripartenza in primavera prima della comparsa dei primi fiori. beeman ha scritto: ... 2) COIBENTARE lasciando i telaini spostati oltre al diaframma senza asportarli. In questo modo occupano lo spazio vuoto e fungono da serbatoio x le api che stanno aldilà del diaframma a scaldarsi. Il top sarebbe però toglierli e mettere al loro posto un doppio sacco chiuso pieno di segatura ... Lasciare i telaini oltre al diaframma non mi convince molto. Un diaframma per parte dovrebbe bastare oppure, a seconda del clima e volendo esagerare, dei cuscini imbottiti di paglia ( meglio che la segatura). Concordo con Ninno per quanto riguarda l’eccesivo isolamento. Le api invernano meglio con temperature basse piuttosto che “incerte”. Quando la temperatura scende si forma il glomere, tanto più stretto quanto più bassa è la temperatura, quando invece la temperatura inizia a salire, il glomere diventa instabile, si fa e si disfà, aumenta sensibilmente il consumo di miele e di conseguenza anche i problemi dovuti all’impossibilità per le api di uscire per liberare l’intestino. La cosa da evitare sono gli spifferi, le correnti d'aria all’interno dell’arnia, poiché le api, per ibernare meglio, hanno bisogno di una percentuale maggiore di CO2 rispetto a quella dell’aria all'esterno.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
|
11/11/2010, 0:11 |
|
|
miche75
Iscritto il: 19/08/2009, 10:40 Messaggi: 585 Località: Torella del Sannio (CB)
Formazione: Scienze e Tecnologie Alimentari
|
Gandalf ha scritto: Poi si sa, il caldo sale ed il freddo scende, ma di questi tempi.........chi lo sa???? Ciao proprio ieri ho finito di rivestire con styrodur il solaio tra i garage e il mio appartamento, sembra si stia meglio ninno ha scritto: Nel 1942 (Wisconsin) due forti colonie alloggiate entro alveari forniti di sola intelaiatura e con solo coperchio sopravissero ad un duro inverno (9 gg con temp. -20 a -30) ... allora non mi preoccupo affatto se sotto c'è solo il lamierino!!
|
11/11/2010, 0:53 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|