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Terreno agricolo e costruzione immobile 
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Iscritto il: 26/06/2015, 6:56
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Salve a tuttii! Mi chiamo Marco, ho 37 anni, e sto valutando di intraprendere un certo piano personale. Vivo in Toscana.
Quello che vorrei fare si puo riassumere come segue:
Comprare un terreno agricolo di circa 3 ettari che ho gia visto.
Costruirci sopra una casa e trasferirmi con la mia famiglia.
Avviare una coltura agricola di piccole dimensioni.

Quello di cui avrei bisogno ė qualche consiglio, qualche informazione, qualche opinione.

Non sono molto informato in quanto ė poco che sto pensando alla possibile concretizzazione di questa idea.
Da quello che ho capito per poter costruire una casa su un terreno agricolo bisogna essere come minimo dei coltivatori diretti. Ė corretto? Io ho un lavoro da dipendente che non vorrei lasciare per i prossimi anni ( e non vorrei lasciare prima di avere qualche successo con la nuova attivita' agricola in quanto mi da' reddito ).
L'ideale sarebbe mia moglie come candidata visto che come lavoro fá la Mamma.

Quindi a questo punto ho letto che servono dei requisiti per essere coltivatori diretti, ma quanto ė difficile/complicTo raggiungere questi requisiti minimi? Abbiamo diplomi e laurea, ma non in materie "agricole".

Superato questo scoglio, nella mia testa sarebbe ora di chiamare i muratori e costruire una casa per la mia famiglia. La casa in mente è ecosostenibile a impatto piu basso possibile.
Quindi cosa servirebbe? È sopratutto possibile? A quale difficiolta vado incontro e quali limitazioni?

Poi nella mia testa con la casa fatta e insediato sul terreno sarebbe ora di avviare la parte agricola del progetto. I primi anni che dovrebbero essere i piu incerti... E nonostante l'ottimismo dovuto... Non riesco a non chiedermi cosa succede se la mia attivita agricola non dovesse decollare?

per spiegarmi meglio, ad esempio, dopo 3, 4 o 5 anni mi accorgo che non risco a sostenermi economicamente... E che voglio rinunciare alla produzione agricola.... La domandi che mi preoccupa di piu: cosa succede sopratutto alla casa che ho costruito sul mio terreno agricolo dove vivo felicemente con tutta la mia famiglia? Lo chiedo perche un progetto del genere mi porterebbe a focalizzare tutti i mie risparmi in questa attività.

Grazie per avermi letto, e buona giornata a tutti!

Marco!


26/06/2015, 7:32
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il mio consiglio, vai in comune guarda il piano regolatore e guatda il terreno che hai scelto come risulta sul piano regolatore, petrebbe essere E(zero), E1, E2, E3 ecc ecc e da qui guardi le norme tecniche del comune e vedi cosa ci si puo realizzare su quel terreno, non sono esperto, ma potrebbe anche non servire essere coltivatori diretti,
fai attenzione che in alcune zone agricole con meno di tre ettari non si puo costruire nemmeno un pollaio

ciao romeo


26/06/2015, 7:50
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Grazie per la risposta prima di tutto.
Il terreno ė agricolo, e richiede di essere Coltavatore Diretto per insiedarlo, almeno a dire dell' agente immobiliare. L'agente fa tutto "semplice"... Ma d'altro canto il suo lavoro è vendere...
Le difficolta non mi spaventano... Peró voglio capire meglio che posso a cosa vado incontro... Ma sopratutto se il mio buon senso concide con la realta ( e spesso tra burograzia e legislazione non sembrano avere tanto buon senso )

Ciao


26/06/2015, 8:00
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Salve Marco,

Per l’acquisto del terreno agricolo non devi necessariamente avere alcun requisito. I requisiti di I.A.P. o C.D. servono per poter accedere alle agevolazioni:
http://giovanimpresa.coldiretti.it/pubb ... richiesta/

La tua attività di lavoratore dipendente può non essere in conflitto con il requisito di C.D.:
http://www.inps.it/portale/default.aspx ... emDir=6333

Per la costruzione della casa l’unico requisito rilevante per il rilascio del permesso di costruire è, oltre l’esistenza di un diritto idoneo sul bene oggetto dell’intervento edilizio richiesto, la compatibilità urbanistico-edilizia dell’intervento con le previsioni dello strumento urbanistico e norme in atto nel luogo interessato.

La qualità richiesta assume valore ai soli fini dell’applicazione dei benefici economici previsti in favore dei coltivatori diretti dall’articolo 9 lettera a) della legge 28 gennaio 1977 n. 10. Ne consegue che l'elemento soggettivo relativo alla qualifica (agricoltore o imprenditore agricolo, o proprietario concedente il fondo in affitto) del richiedente il permesso di costruire in zona agricola è del tutto irrilevante, se il soggetto non intende avvalersi dell'esonero del pagamento degli oneri per costruire.

È bene, tuttavia, ricordare che le normative regionali in materia di edificazione in zona agricola potrebbero prevedere norme restrittive e la necessità di particolari qualifiche o status in capo ai richiedenti; ad esempio, l’art. 59 della L.R. Lombardia 11.3.2005 n. 12, al comma 1, dispone che in zona classificata agricola “sono ammesse esclusivamente le opere realizzate in funzione della conduzione del fondo e destinate alle residenze dell'imprenditore agricolo e dei dipendenti dell'azienda, nonché alle attrezzature e infrastrutture produttive necessarie per lo svolgimento delle attività di cui all'articolo 2135 del codice civile quali stalle, silos, serre, magazzini, locali per la lavorazione e la conservazione e vendita dei prodotti agricoli secondo i criteri e le modalità previsti dall'articolo 60”: di conseguenza, in Lombardia il rilascio del titolo edilizio in zona agricola richiede necessariamente la qualifica di imprenditore agricolo o lo status di dipendente dell’azienda agricola.

Per questo caso devi, preventivamente, informarti presso l’Ufficio Tecnico del Comune interessato quali sono le disposizioni previste nello strumento urbanistico e norme in atto.

Comunque, a parte i consigli e le informazioni che possiamo darti sul forum, è bene che ti faccia seguire da professionisti qualificati e/o dalle associazioni di categoria preferibilmente presenti nel luogo dove sono ubicati i terreni. Chiedi sempre e preventivamente l’importo di eventuali onorari.

Ciao, Gianni


26/06/2015, 12:19
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Occhio che se non sei un "operatore del settore" (IAP o Coltivatore Diretto o altro) , la compravendita paga tasse salate:


http://www.notaioperreca.it/tassazione_ ... ricoli.pdf


28/06/2015, 14:00
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Pagare le tasse, alte o basse che siano, mi preoccupa fino ad un certo punto... La mia preoccupazione è piu legata al fatto della paura di comprare un terrero, e poi non poterci vivere sopra mentre cerco di avviare la coltura... E poi continuo a non capire cosa succede se l'impresa non ha fortuna... Sopratutto all'eventuale abitazione costruitaci sopra...
Mi immagino, per assurdo, che non riesco a portare avanti il progetto, e poi vengono anche cacciarmi dalla casa che ho costruito sul terreno!

Grazie per le info... Vado a leggere!


28/06/2015, 16:09
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Io ti avvisavo per un motivo.
Le Tasse di trascrizione sono state messe apposta, per evitare che acquisti del terreno agricolo chi non intende lavorarlo.
Per scoraggiare, insomma.
Mi sembra che , se non sei IAP o CD, paghi circa il 15% (12 in Tasse + 3% di Imposta di Registro); che è un'enormità.
Quindi prima ti informi per i contributi, fai il businness plan etc, poi ti iscrivi/apri Partita IVA, poi rogiti il terreno.
Guarda bene tutto l'ambaradan dell'Ismea, danno bei contributi, purtroppo però mi sembra che il minimo sia 180.000 €.
Anche il Premio di Primo Insediamento è interessante, sono 70.000 €.


28/06/2015, 19:58
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Formazione: Geometra
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Marcosadun ha scritto:
Pagare le tasse, alte o basse che siano, mi preoccupa fino ad un certo punto... La mia preoccupazione è piu legata al fatto della paura di comprare un terrero, e poi non poterci vivere sopra mentre cerco di avviare la coltura... E poi continuo a non capire cosa succede se l'impresa non ha fortuna... Sopratutto all'eventuale abitazione costruitaci sopra...
Mi immagino, per assurdo, che non riesco a portare avanti il progetto, e poi vengono anche cacciarmi dalla casa che ho costruito sul terreno!

Grazie per le info... Vado a leggere!

Come già detto certi requisiti servono "solo" per poter usufruire di agevolazioni, sia nell'acquisto del terreno che per la costruzione del fabbricato rurale.

Se le normative vigenti nel luogo lo permettono, ti sarà concesso di costruire entro i limiti e per la destinazione stabiliti dalla normativa stessa.

Nessuno ti potrà mai "cacciare", qualunque sia l'attività che svolgi e se coltivi o meno.

Non devi eseguire opere abusive (non autorizzate), altrimenti, nel caso subirai una condanna penale e ti sarà intimata la demolizione delle opere abusive. Questo vale per tutte le costruzioni.

Quindi, a parte tutto il resto, per prima cosa devi accertarti cosa prevedono le norme urbanistiche comunali e regionali in atto: se, cosa e quanto puoi fare.
Ciao, Gianni.


29/06/2015, 12:33
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