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Caratteristiche allevatore professionale e "dilettante"
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PietroSergi
Iscritto il: 23/05/2008, 8:16 Messaggi: 15 Località: Imola
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Ma al giorno d'oggi, se non si è allevatori ufficialmente riconosciuti non si può più allevare animali? Non è una domanda gettata lì, è un discorso che vorrei capire, invece, perché per arrivare ad essere allevatori ce n'è di strada da fare, quindi vorrei iniziare come "dilettante". Che requisiti ci vogliono? Ho aperto la discussioni qui perché si tratterebbe di caprini.
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11/06/2008, 9:15 |
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labrambilla
Iscritto il: 30/04/2008, 21:47 Messaggi: 107
Formazione: PhD
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gentilissimo pietro sergi, come moderatore di questo forum capre, intervengo brevemente per unirmi agli incoraggiamenti già espressi. Per quanto riguarda diventare allevatore (possessore di animali), puoi farlo senza grossi problemi se rispetti le leggi sulla sanità pubblica e sul benessere animale (buona detenzione di animali da reddito o da compagnia), tutto è in mano alle asl di competenza, dove saresti tenuto a denunciare i tuoi animali, ed eventualemnte al regolamento edilizio della tua zona, sulla possibilità di tenere animali per esempio in un centro abitato. altro, si fa per dire, non c'è. saresti così un allevatore in quanto possessore di animali, nel caso delle capre si parla normalmente di allevatore amatoriale, per quanto riguarda l'allevato professionista, il discorso si fa un po più complicato.
ti saluto cordialmente Luigi A Brambilla
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12/06/2008, 15:50 |
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PietroSergi
Iscritto il: 23/05/2008, 8:16 Messaggi: 15 Località: Imola
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labrambilla ha scritto: gentilissimo pietro sergi, come moderatore di questo forum capre, intervengo brevemente per unirmi agli incoraggiamenti già espressi. Per quanto riguarda diventare allevatore (possessore di animali), puoi farlo senza grossi problemi se rispetti le leggi sulla sanità pubblica e sul benessere animale (buona detenzione di animali da reddito o da compagnia), tutto è in mano alle asl di competenza, dove saresti tenuto a denunciare i tuoi animali, ed eventualemnte al regolamento edilizio della tua zona, sulla possibilità di tenere animali per esempio in un centro abitato. altro, si fa per dire, non c'è. saresti così un allevatore in quanto possessore di animali, nel caso delle capre si parla normalmente di allevatore amatoriale, per quanto riguarda l'allevato professionista, il discorso si fa un po più complicato.
ti saluto cordialmente Luigi A Brambilla Grazie Luigi A. Il terreno è agricolo, 3 ettari scarsi. Ci starebbero bene una cinquantina di capre, visto la grande abbondanza e varietà di pascolo. Ci sono querce che forniscono un alimento per il quale vanno ghiotte, come le ghiande. Ci sono piccoli cespugli di ogni genere: rovi, olmi e altri ancora. Per le capre, poi, sembra che non ci siano grossi problemi con le norme sanitarie, come, ad esempio, per i maiali. Quando le allevavo in Calabria, gli avevo costruito una lettiera fatta di una rete metallica rigida, elevata di un mezzo metro dal pavimento e loro facevano a gara a salirci sopra a dormire. Erano pulitissime al momento della mungitura e i capretti luccivano! Quindi, credo che rifarei quel tipo di lettiera in una stalla di legno, perché mi ricordo che era molto apprezzata dagli animali. Se poi si ha la possibilità di lasciarci sotto la terra asciutta, credo che sarebbe proprio il top, secondo me. Non so se l'asl ci permetterebbe di lavorare anche il latte, visto che ci piacerebbe lavorarlo con il sistema, come dire...antico. Chiaro che l'igiene è un aspetto primario, a prescindere dalle norme e dall'asl. Però, insomma, vedremo. Dopo le ferie, a settembre, qualche decina di capre le prendiamo senz'altro. Grazie ancora. E' davvero un piacere parlare di questi argomenti mischiando passione e competenza. Norme nuove e vecchie esperienze. Un cordiale saluto
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12/06/2008, 20:23 |
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blacksheep77
Iscritto il: 10/06/2008, 21:12 Messaggi: 18 Località: cumiana (to)
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se vuoi lavorare il latte in modo "antico", secondo me è meglio non dire niente all'asl... altrimenti ti fanno chiudere in breve tempo! per lavorare il latte bisogna avere il caseificio a norma (se lo vuoi poi vendere), per uso personale invece credo che non ci siano norme precise... anche in alpeggio a 2000 metri si richiede un caseificio piastrellato, attrezzature in accaio e servizi igienici apposta per il caseificio. questo spiega perchè stiano diminuendo gli alpigiani che producono formaggio d'alpeggio...
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13/06/2008, 21:32 |
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PietroSergi
Iscritto il: 23/05/2008, 8:16 Messaggi: 15 Località: Imola
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blacksheep77 ha scritto: se vuoi lavorare il latte in modo "antico", secondo me è meglio non dire niente all'asl... altrimenti ti fanno chiudere in breve tempo! per lavorare il latte bisogna avere il caseificio a norma (se lo vuoi poi vendere), per uso personale invece credo che non ci siano norme precise... anche in alpeggio a 2000 metri si richiede un caseificio piastrellato, attrezzature in accaio e servizi igienici apposta per il caseificio. questo spiega perchè stiano diminuendo gli alpigiani che producono formaggio d'alpeggio... Ciao. Credo tu abbia ragione. Cmq, ho a disposizione una casina in pietra, nel terreno, che avevo pensato di piastrellare e adibire alla lavorazione del latte. Può anche essere che io riesca ad avere gli strumenti in acciaio, comodissimi, tra l'altro. Io credo che la lavorazione tradizionale non sia incompatibile con l'igiene, aspetto per il quale è sempre bene avere la massima cura e attenzione. Poi, se uno vuol fare anche delle forme in modo completamente tradizionale, secondo me può anche farle. Sperando che quelli dell'asl di competenza non mi mandino tutti i giorni un loro tecnico a controllarmi...
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14/06/2008, 8:26 |
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labrambilla
Iscritto il: 30/04/2008, 21:47 Messaggi: 107
Formazione: PhD
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Gentilissima blacksheep77, come moderatore di questo forum ho il dovero di vegliare su quello che viene scritto. Noi siamo, come forum, per la legalità, anche con tutte le difficoltà che ne conseguono e con tutte le problematiche legate a doversi confrontare con enti, persone e leggi, ma se partiamo dal presupposto che le regole sono sbagliate e devono essere aggirate, chi ha il dovere istituzionale di aitarci a produrre deciderà di diventare solo un controllore burocrate. la colpa non sta mai solo da una parte, per cui invitandoti a continuare a portare il tuo contributo al forum, ti chiedo di attenerti scrupolosamente al regolamento che è per il rispetto delle regole. grazie Luigi A Brambilla
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16/06/2008, 7:51 |
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PietroSergi
Iscritto il: 23/05/2008, 8:16 Messaggi: 15 Località: Imola
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No, che c'entra, chiaro che bisogna attenersi alle regole, ci mancherebbe! Sia per ciò che riguarda la cura degli animali (anche se credo che la passione conti moltissimo, in questo), sia per ciò che riguarda la lavorazione del latte. Ripeto, da questo punto di vista ritengo che avvelersi di strumenti innovativi sia un grande vantaggio, sia in termini di minor lavoro che in termini di igiene.
Ammetto che mi dispiacerebbe se non potessi neppure far vedere ai miei figli come si faceva una volta il formaggio perché rischierei chissà che cosa. Insomma, giusto tutelare i consumatori, ma senza eccessi e restrizioni esagerate che contribuiscono soltanto a togliere il piacere di ritrovare alcune pratiche scomparse che, in definitiva, non hanno ucciso nessuno. Chiaramente, lo mangerei io, eventualmente, quello fatto artigianalmente. Mi è capitato, di recente, di visitare un caseificio moderno e penso davvero che adesso sia tutto molto più semplice e pulito lavorare il latte e mi piacerebbe molto averne uno, perché non pregiudicherebbe affato il piacere di produrre il formaggio e la ricotta.
Credo che il segreto per avere un buon prodotto, stia nella qualità dell'alimentazione e nella cura degli animali e, come dicevo, nel piacere e nella passione di fare bene le cose, prima di pensare ad eventuale profitto, che aiuterebbe al mantenimento in salute degli animali. Non allevarei mai un animale soltanto a scopo di "lucro"...mi piacciono; e mi piace vederle in salute. Poi, il resto viene da sè. Se dovessi incontrare delle difficoltà logistiche o burocratiche, potrei comunque allevare delle pecore Bergamasche o delle capre da carne.
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16/06/2008, 9:38 |
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rocco
Iscritto il: 01/12/2008, 22:46 Messaggi: 5
Formazione: perito agrotecnico specializzazione in casearia
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caro Pietro mi sono iscritto oggi e rispondo alla tua, mi presento mi chiamo rocco vivo in provincia di rieti, allevo capre da qualche anno, prima avevo delle capre rimediate qui e la, circa una ventina producevo circa 8/10 liti di latte a munta circa 16/20 litri al giorno e producevo formaggio e ricotta. (facevo anche un altro mastiere ed avevo poco tempo a disposizione adesso sto in pensione ed ho tutto il tempo che voglio) Poi la svolta ho venduto tutto ed ho acquistato 15 capre saanen + 1 becco sempre saanen (da noi lo chamano gliu zappo) ed anche una bovina meticcia frisona di anni 3 di primo parto, posseggo circa 2 ettari di terra, le capre la ho acquistate presso un allevatore di viterbo le ho prese di selezione le ho pagate un botto pero' vuoi mettere la soddisfazione di prenderle a quattro mesi e portarle avanti con il tuo lavoro e sacrificio e vederle crescere e migliorare giorno per giorno. Comunque rispondento alla tua io ho prodotto e venduto formaggi e lo faro' ancora in futuro, non posseggo un caseificio ma un locale dove producevo il formaggio in maniera artigianale, tieni presente che il produttore puo vendere il proprio prodotto anche nelle fiere e nelle sagre (premetto solo ed esclusivamente se lo produci tu) hai bisogno solo dell'autorizzazzione comunale. Qui da noi funziona piu' o meno cosi.
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01/12/2008, 23:37 |
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rocco
Iscritto il: 01/12/2008, 22:46 Messaggi: 5
Formazione: perito agrotecnico specializzazione in casearia
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scusami pietro sono sempre rocco, allevatori ci si diventa con l'esperienza all'inizio si fanno molti errori, ma poi piano piano si rimedia e si impara anche ascoltando altri allevatori un po' piu anziani non di eta', il mio consiglio, non so cosa possiedi e quanta terra hai pero' si puo' iniziare con 5 o 6 capre magari gravide + 1 maschio magari di una buona razza da latte tipo saanen, camosciata, toggheburg o appenzel sono tutte razze alpine e vengono tutte dalla svizzera,(piu facile trovare le prime due razze in italia) oppure con razze locali italiane tipo bionda dell'adamello o girgentana o orobica o jonica tutte buone produttrici di latte non come le svizzere pero' buone.
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01/12/2008, 23:48 |
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