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Avviare o non avviare, questo è il problema 
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Iscritto il: 13/01/2012, 11:47
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Ciao,
sono nuovo del forum e vorrei chiedervi consigli e osservazioni su un mio dilemma.
Ho una casa in campagna con 2 ettari (circa 200 piante di ulivo, più dei ritagli utilizzati a orzo, orto). Più un piccolissimo allevamento, per bisogni familiari, di galline, conigli e tacchini.
Secondo voi, è possibile in qualche modo guadagnare qualcosina partendo da questa situazione? Visto che mia moglie perderà il posto di lavoro, mi piacerebbe capire se ci sono margini per arrotondare il bilancio familiare, ma senza grossi investimenti.
I miei genitori non hanno guadagni in questo ambito, ma solo uno stile di vita salutare (che non è poco, ovviamente).
Se vedo i prezzi dell'olio, della frutta, e di tutto il resto, mi sembra che ci sia poco da fare.

Che consigliate? Quali passi da fare?

Grazie


13/01/2012, 12:51
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Potresti provare, senza farti troppe illusioni. Prima però pensa a dove potrai collocare i prodotti.
Ciao,
Marco

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14/01/2012, 19:51
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Iscritto il: 13/01/2012, 11:47
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Grazie, la tua sintesi è simile alla mia. Infatti intendevo produrre quel qualcosa in più da dare a persone di conoscenza interessate ai prodotti di campagna (uova, olio, frutta, conserve, carne di pollo). Non mi aspetto guadagni considerevoli. Ma un aiuto al bilancio familiare. Ma tra le intenzioni e la realtà ci sono i percorsi normativi che non conosco. Ma mi chiedo se per provare bisogna investire, o registrarsi. Insomma, la parte burocratica, o di start up necessita di rischi e soldi?
Se avessi 5 famiglie che volessero le uova da me, potrei vendergliele?
Girando per il forum, da perfetto ignorante quale sono, mi sembra di aver capito che non posso vendere un pollo così come lo regalerei ad un amico, o una conserva, senza essere a norma. Se per ogni tipo di prodotto devo avere norme da rispettare, può darsi che non convenga più avere questa offerta minima e diversificata.
Chi dovrebbe informarmi su cosa posso fare e cosa no? O quale sia il minimo introito conveniente...
Da dove dovrei iniziare, quindi?
Faccio tante domande perché so solo quale è la mia casella iniziale di partenza ma non so nulla delle mie possibilità reali.
Devo andare alla Coldiretti? Di loro ci si può fidare? Ho letto non sempre commenti positivi sui vari forum.

Spero di essere stato chiaro, e grazie a chiunque abbia voglia di darmi qualche indicazione.


16/01/2012, 15:06
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Iscritto il: 29/12/2011, 23:23
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Ciao Dedalus;

se ti potessero essere d'aiuto posso elencarti tutte le procedure che stò per intraprendere per inziare la mia attività: ho una supericie davvero esigua (anche se il mio intendo è coltivare prodotti di nicchia...), nonchè una limitatissima disponibilità economica e una previsione abbastanza nera per quanto riguarda le entrate.
In che zona ti trovi?
Chi gestirebbe l'azienda, e con che livello di impegno quotidiano?
Avete la possibilità di avere accordi per la vendita dei vari prodotti?


16/01/2012, 17:27
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Sicuramente il periodo non è dei migliori e il terreno non è molto; come unica fonte di redditto è quasi impossibile, ma può essere un buon aiuto. Dovresti informarti, affinchè qualcuno della famiglia possa diventare coltivatore diretto (è richiesto un minimo di superfice. Mettersi in regola per pochi prodotti non è molto conveniente, ma dovresti cercare di vendere a conoscenti e ad amici. Informati sul mercato dell'olio dalle tue parti. é molto importante anche la disponibilità di macchine e attrezzature in discreto stato. ;)


16/01/2012, 21:14
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Iscritto il: 13/01/2012, 11:47
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Ciao gerry94, ciao Iperione,
grazie per le vostre risposte.

x Iperione:
sono curioso delle procedure che hai intenzione di intraprendere. Penso che mi sarebbero utili per orientarmi meglio.
Mi trovo nelle campagne abruzzesi. L'azienda verrebbe gestita da mia moglie (con la mia supervisione, visto che la campagna non la conosce), che ha comunque due bimbe, di cui una piccolissima, mentre i lavori pesanti li farei io durante il tempo libero.
Siamo due pesci fuor d'acqua.
Siamo comunque senza accordi per la vendita. Al massimo, c'è qualcuno interessato all'olio di oliva. Ma i guadagni sono veramente minimi.

x gerrry94:
questa attività non vuole essere unica fonte di reddito, ma non riesco a immaginare che diventi perfino "un buon aiuto". Magari fosse così. Sembra che in tutti questi anni, non si siano arricchiti i miei genitori, ma forse non hanno saputo farci.
In parole più pratiche, dove pensi che si possa guadagnare quel poco per dare aiuto?
Quando dici di vendere a conoscenti ed amici, dici di "barattare" il tuo lavoro con qualcos'altro senza registrazioni e roba varia?
Insomma, scambi amichevoli, regali reciproci, all'interno di rapporti familiari-amichevoli


17/01/2012, 10:59
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Iscritto il: 13/09/2011, 22:21
Messaggi: 2408
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Formazione: Diploma professionale
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Dedalus ha scritto:

x gerrry94:
questa attività non vuole essere unica fonte di reddito, ma non riesco a immaginare che diventi perfino "un buon aiuto". Magari fosse così. Sembra che in tutti questi anni, non si siano arricchiti i miei genitori, ma forse non hanno saputo farci.
In parole più pratiche, dove pensi che si possa guadagnare quel poco per dare aiuto?
Quando dici di vendere a conoscenti ed amici, dici di "barattare" il tuo lavoro con qualcos'altro senza registrazioni e roba varia?
Insomma, scambi amichevoli, regali reciproci, all'interno di rapporti familiari-amichevoli

Per "buon aiuto" intendevo vendere per ricavare denaro; se tua moglie si iscriverà come coltivatore diretto, associato a partita iva, avrete anche una registrazione "di base" per vendere i prodotti fino a un massimo di 7000 euro all'anno. Però devi considerare anche alcuni costi per la registrazione. Molte volte non si guadagna con l'agricoltura perchè in alcune zone è molto difficile trovare una cultura che rende senza un notevole capitale iniziale. Ti consiglio di cercare e informarti da agricoltori o allevatori nella tua zona.


17/01/2012, 23:41
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Messaggi: 28
Località: Torino
Formazione: perito agrario
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Dedalus ha scritto:
Ciao gerry94, ciao Iperione,
grazie per le vostre risposte.

x Iperione:
sono curioso delle procedure che hai intenzione di intraprendere. Penso che mi sarebbero utili per orientarmi meglio.
Mi trovo nelle campagne abruzzesi. L'azienda verrebbe gestita da mia moglie (con la mia supervisione, visto che la campagna non la conosce), che ha comunque due bimbe, di cui una piccolissima, mentre i lavori pesanti li farei io durante il tempo libero.
Siamo due pesci fuor d'acqua.
Siamo comunque senza accordi per la vendita. Al massimo, c'è qualcuno interessato all'olio di oliva. Ma i guadagni sono veramente minimi.


ciao;

ti riassumo in breve cosa devo fare per il mio caso:
1) valutare che tipo di attività ho intenzione di fare (a mio parere, ti conviene valutare sia il fatto che l'attività sia potenzialmente remunerativa, sia il fatto non trascurabile che ti piaccia passarci poi le giornate...): nel mio caso orchidee (sotto-serra ovviamente), e orto intensivo per arrivare a soddisfare le fatidiche 104 giornate lavorative 8necessarie per essere accettato come coltivatore diretto). Di conseguenza dovrai scegliere qualcosa che su questi 2 ettaria sia in grado di darti sia le necessarie ore lavorative, sia una prospettiva di guadagno.
Hai esercizi commerciali, mercati rionali, e o qualsivoglia tipo di luogo dove tu possa eventualmente proporre i tuoi prodotti?
Se poi hai voglia di tenere animali, sicuramente ti avvantaggi come ore lavorative e diversifichi le produzioni, però devi ovviamente mettere in conto la maggiore (e più che doverosa) cura che dovrai garantirgli quotidianamente...

2) verificare che tutti i requisiti necessari all'avvio di tale attività siano rispettati:
se intendi aprire un'azienda agricola, dovrai passare per forza di cose da associazioni di categoria quali coldiretti, cia...
poi ti iscriveranno presso la camer di commercio, etc...
In genere possono fare tutti direttamente dall'associazione. In poche parole, appena decidi e hai tutto pronto (intendo sai cosa coltivare/allevare, e hai già preparato il tutto) vai da loro e ti fai preparare le pratiche per diventare aziend agricola.
Che io sappia ti faranno tesserare (dovrebbe costare sui 100 euro l'anno), e poi dovrai pagare iscrizione alla camera di commercio, apertura partita IVA e via discorrendo. A me hanno quantificato circa 400-500 euro in totale.
Poi, essendo in agricoltura hai dei margini: fino a circa 2.800 euro di incassi, sei praticamente sonerato da tutto; da quì in poi paghi INPS, INAIL, etcc, e fino a 7.000/8.000 euro non sei tenuto ad avere contabilità e non devi fatturare . Ad di sopra, pagherai le varie tassazioni...
(ah prendi tutte le informazioni che ti dò con le pinze....ti stò solo ripetendo ciò che hanno detto a me :), non sono nè un consulente, nè un commecialista, nè un qualsivoglia membro di associazioni di categoria, patronati, etccc...quindi, le mie sono solo linee guida; poi ovviamente dovrai rivolgerti a questi enti per avere conferme! Ovviamente chi sia meglio informato di me, è libero di intervenire e correggermi qualora stia sbagliando....:) non ho pretese di infallibilità).

Beh, io direi che ho detto quasi tutto :) all'incirca sono arrivto a farmi spiegare le cose fino a questo punto!

Se hai domande sono a disposizione :)

Come dicevo, chiunque abbia informazioni più dettagliate o corrette da condividere è il benvenuto...:)


19/01/2012, 14:05
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Iscritto il: 13/01/2012, 11:47
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Ciao Iperione,
grazie per la tua risposta che ravviva la discussione e mi costringe a pensare da più punti di vista.
Penso che il mio primo passo sia andare alla coldiretti e ad un commercialista.
Inoltre voglio parlare con qualche persona che vive nel campo agricolo,
Ti farò sapere come sono andati questo colloqui.

Cosa vorrei fare lì? Non lo so. Qualcosa che convenga comunque.
Mi piacerebbe vendere poco ma direttamente al cliente.
Olio, polli, uova, conserve di marmellata e pomodori... ma tutto come eccedenza della produzione familiare. Partenza soft, quindi. Non per arricchirmi ma per arrotondare. Con il piacere di vedere la soddisfazione di chi riceve il buon prodotto. Ma ho paura che questa strada sia poco praticabile perché se ho capito bene per ogni tipo di prodotto (carne / conserve / frutta) ci vuole un tipo di investimento.

Se ho capito bene, quindi, il minimo profitto auspicabile per non perderci con l'apertura di impresa è 500 euro.
Se è vero può essere incoraggiante.

Ma nessuno sa di incentivi? :oops:

Aspetto fiducioso i consigli di chiunque ne sappia più di me (cioè tutti... :lol: )


23/01/2012, 11:01
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Iscritto il: 29/12/2011, 23:23
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Formazione: perito agrario
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Dedalus ha scritto:
Ciao Iperione,
grazie per la tua risposta che ravviva la discussione e mi costringe a pensare da più punti di vista.
Penso che il mio primo passo sia andare alla coldiretti e ad un commercialista.
Inoltre voglio parlare con qualche persona che vive nel campo agricolo,
Ti farò sapere come sono andati questo colloqui.

Cosa vorrei fare lì? Non lo so. Qualcosa che convenga comunque.
Mi piacerebbe vendere poco ma direttamente al cliente.
Olio, polli, uova, conserve di marmellata e pomodori... ma tutto come eccedenza della produzione familiare. Partenza soft, quindi. Non per arricchirmi ma per arrotondare. Con il piacere di vedere la soddisfazione di chi riceve il buon prodotto. Ma ho paura che questa strada sia poco praticabile perché se ho capito bene per ogni tipo di prodotto (carne / conserve / frutta) ci vuole un tipo di investimento.

Se ho capito bene, quindi, il minimo profitto auspicabile per non perderci con l'apertura di impresa è 500 euro.
Se è vero può essere incoraggiante.

Ma nessuno sa di incentivi? :oops:

Aspetto fiducioso i consigli di chiunque ne sappia più di me (cioè tutti... :lol: )


Ciao Dedalus;

direi che è la via migliore per adesso: inzia a sentire cosa possono consigliarti (alcuni sono molto pratici e sanno indirizzarti subito sulla strada giusta, altri, come nel imo caso sono abbastanza confusionari e caotici e faticano a darmi consigli entro tempi utili... comunque provare non costa nulla e sarà utile in ogni caso!) Aspetto notizie :)

Mhh beh, avendo già molte opzioni parti sicuramente avvantaggiato, quindi non ti resta che approfondire l'argomento cercando di scremare tutto ciò che ti porta più problemi che altro e selezionando almeno all'inizio le cose più ''semplici''.
Come investimenti, il dicosrso è sempre lo stesso: in molti casi i soldi fanno soldi, e di conseguenza se non investi nulla non potrai sperare di avere grandi risultati nell'immediato. Ma se ho capito bene a te innanzitutto interessa produrre qualcosa e perchè no, anche tirarci su qualche extra...

Mhh che io sappia, sì, all'incirca come apertura stai su quelle cifre, però tutto sempre da prendere con le pinze, dato che facio riferimento a ciò che mi è stato detto dalla Coldiretti locale...

Dal punto di vista degli incentivi, c'è un gran caos a quel che vedo. Poi, come sempre dipende da dove vivi e da che persona sei: se hai le informazioni giuste nel momento giusto, e vivi in zone dove più che generosamente vengono elargiti contributi puoi anche tentare di fare richiesta.
Poi, per carità, ultimamente di soldi ce ne sono pochi anche in quei settori, e quei pochi che ci sono non vengono sempre così correttamente amministrati.
Che io sappia, devi guardare il PSR (piano sviluppo rurale) della tua regionee vedere se ci sono agevolazioni ed incentivi: devi stare abbastanza dietro a queste cose, perchè possono arrivare nuove notizie praticamente ogni giorno.
Poi adesso mi hanno detto che dovrebbe diventare attivo il decreto ''Cresci-Italia'': quello di cui parlano negli ultimi giorni anche in tv.
Se fosse vero ciò che dicono, verrebbero enormemente semplificate tutte le procedure per aprire un'attività e tutti i relativi costi scenderebbero vertiginosamente; ma su questo non saprei dirti nulla per adesso...

Auguri! :)


23/01/2012, 12:30
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