Ciao
piotre,
sì esatto è proprio lui.
Masanobu
Fukuoka, del quale puoi trovare i 3 libri tradotti in italiano anche qui:
Libri Masanobu FukuokaPurtroppo è morto proprio quest'estate nell'indifferenza di tutti e al quale Mario ha dedicato uno spazio nel numero 67 della Rivistadiagraria.org:
Addio a Masanobu FukuokaSe non hai letto nessun suo libro ti consiglio di farlo (il più famoso "La rivoluzione del filo di paglia"), indipendentemente dal fatto che uno condivida o meno le sue idee; lui propone un tipo di coltivazione antica ma allo stesso tempo attuale ed innovativa. In pratica secondo il suo metodo,
la coltivazione naturale (che non c'entra niente con quello che oggi si chiama Biologico), tutto l'ecosistema deve tornare ad essere in equilibrio così che la natura possa autoregolarsi e fungere allo stesso tempo da patogeno e da cura. Così facendo gli effetti negativi delle malattie vengono annullate, evitando l'uso di fitofarmaci e facendo svolgere alla natura ciò che invece attualmente viene attuato dall'uomo.
L'agricoltura naturale non prevede solo l'abolizione di fitofarmaci dalle coltivazioni, ma anche e soprattutto l'attuazione di 3 principi (4 considerando quello già detto) che consentirebbero alla natura di poter svolgere in totale armonia le proprie funzioni, in modo da alleviare le sofferenze dell'agricoltore e allo stesso tempo regalargli un'abbondante produzione.
I 4 principi sono i seguenti:
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Non coltivare (secondo lui l'aratura rovina il terreno in quanto il terreno "lavora da solo" ristabilite le condizioni ambientali ottimali)
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Non fertilizzare (in realtà la fertilizzazione viene fatta sotto un altro aspetto, sfruttando anche la fertilizzazione naturale delle piante da sovescio)
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Non sarchiare (offre spunti per sfruttare le proprietà delle erbacce [o sostituirle] invece di estirparle)
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Non usare pesticidi (quello che ho scritto sopra, la lotta agli insetti nocivi ed agli altri patogeni viene fatta ricreando le caratteristiche ambientali ottimali in modo che la natura possa contrastare da sola le avversità che possono avere luogo)
Ovviamente a primo acchito tutto ciò sembra una sorta di pratica Voodoo
In realtà anche io quando ne ho sentito parlare (fra l'altro proprio dal nostro moderatore Mario Giannone) sono rimasto un pò scioccato da tutto ciò; sicuramente scettico e con le dovute distanze ho acquistato il libro "La fattoria Biologica" (titolo che personalmente ritengo inappropriato dato il titolo originale dell'opera "The natural way of farming" che in realtà vuol dire tutt'altro) e continuando la lettura ho capito che chi ha scritto tutto ciò non era uno dei soliti romantici che contempla la natura con un pò di nostalgia del passato, ma un tecnico specializzato che ha fatto della ricerca in questo senso arrivando a conclusioni che senza le dovute conoscenze non possono essere neanche pensate.
Ma questo non è niente... in realtà le sue non sono state solo parole, ma attuando la sua pratica (fra l'altro in più parti del mondo) è riuscito a produrre, non solo a costo quasi nullo, ma anche in maniera più abbondante rispetto all'agricoltura tradizionale.
E questo mi ha fatto pensare... ma davvero si può arrivare a tanto? Perchè non provare invece di ignorare tutto ciò?
C'è da dire però che non è sufficiente leggere i 3 libri per iniziare a produrre con il metodo
Fukuoka; lui ha sperimentato tutto ciò in Giappone e quindi ci sarebbe bisogno di convertire tutto ciò ai nostri climi, con le nostre coltivazioni e con le nostre varietà.
Non è un lavoro da poco, serve competenza ed applicazione, ma... perchè non tentare?
Nel peggiore dei casi alla fine potremmo arrivare alla conclusione e dire che era un ciarlatano (anche se dubito visti i risultati ampiamente documentati); ma prima di fare ciò io penso che sia necessario sperimentare in prima persona per vedere i frutti che tutto ciò può dare con un minimo sforzo.
Spero di non averti annoiato, mi rendo conto di aver scritto un bel pò
Spero possiate intervenire in molti con le vostre opinioni ed esperienze, ciao e a presto!