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Realizzare un orto con il metodo Fukuoka 
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Sez. Tartufi
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Ciao a tutti,
apro questa discussione per chiedere se qualcuno di voi ha mai provato a realizzare un orto con il metodo Fukuoka e, se sì, con quali risultati.
Saluti e a presto

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Saluti,
Flavio.


08/11/2008, 15:22
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Ciao Flavio sincermente non ho mai usato questo metodo.So che e' stato ideato da un ricercatore giapponese.Potresti dirmi in cosa consiste?.Ciao ciao

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Ogni bene dalla terra viene


08/11/2008, 18:50
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Sez. Tartufi
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Ciao piotre,
sì esatto è proprio lui.

Masanobu Fukuoka, del quale puoi trovare i 3 libri tradotti in italiano anche qui: Libri Masanobu Fukuoka
Purtroppo è morto proprio quest'estate nell'indifferenza di tutti e al quale Mario ha dedicato uno spazio nel numero 67 della Rivistadiagraria.org: Addio a Masanobu Fukuoka

Se non hai letto nessun suo libro ti consiglio di farlo (il più famoso "La rivoluzione del filo di paglia"), indipendentemente dal fatto che uno condivida o meno le sue idee; lui propone un tipo di coltivazione antica ma allo stesso tempo attuale ed innovativa. In pratica secondo il suo metodo, la coltivazione naturale (che non c'entra niente con quello che oggi si chiama Biologico), tutto l'ecosistema deve tornare ad essere in equilibrio così che la natura possa autoregolarsi e fungere allo stesso tempo da patogeno e da cura. Così facendo gli effetti negativi delle malattie vengono annullate, evitando l'uso di fitofarmaci e facendo svolgere alla natura ciò che invece attualmente viene attuato dall'uomo.

L'agricoltura naturale non prevede solo l'abolizione di fitofarmaci dalle coltivazioni, ma anche e soprattutto l'attuazione di 3 principi (4 considerando quello già detto) che consentirebbero alla natura di poter svolgere in totale armonia le proprie funzioni, in modo da alleviare le sofferenze dell'agricoltore e allo stesso tempo regalargli un'abbondante produzione.

I 4 principi sono i seguenti:
- Non coltivare (secondo lui l'aratura rovina il terreno in quanto il terreno "lavora da solo" ristabilite le condizioni ambientali ottimali)
- Non fertilizzare (in realtà la fertilizzazione viene fatta sotto un altro aspetto, sfruttando anche la fertilizzazione naturale delle piante da sovescio)
- Non sarchiare (offre spunti per sfruttare le proprietà delle erbacce [o sostituirle] invece di estirparle)
- Non usare pesticidi (quello che ho scritto sopra, la lotta agli insetti nocivi ed agli altri patogeni viene fatta ricreando le caratteristiche ambientali ottimali in modo che la natura possa contrastare da sola le avversità che possono avere luogo)

Ovviamente a primo acchito tutto ciò sembra una sorta di pratica Voodoo :mrgreen:
In realtà anche io quando ne ho sentito parlare (fra l'altro proprio dal nostro moderatore Mario Giannone) sono rimasto un pò scioccato da tutto ciò; sicuramente scettico e con le dovute distanze ho acquistato il libro "La fattoria Biologica" (titolo che personalmente ritengo inappropriato dato il titolo originale dell'opera "The natural way of farming" che in realtà vuol dire tutt'altro) e continuando la lettura ho capito che chi ha scritto tutto ciò non era uno dei soliti romantici che contempla la natura con un pò di nostalgia del passato, ma un tecnico specializzato che ha fatto della ricerca in questo senso arrivando a conclusioni che senza le dovute conoscenze non possono essere neanche pensate.

Ma questo non è niente... in realtà le sue non sono state solo parole, ma attuando la sua pratica (fra l'altro in più parti del mondo) è riuscito a produrre, non solo a costo quasi nullo, ma anche in maniera più abbondante rispetto all'agricoltura tradizionale.
E questo mi ha fatto pensare... ma davvero si può arrivare a tanto? Perchè non provare invece di ignorare tutto ciò?
C'è da dire però che non è sufficiente leggere i 3 libri per iniziare a produrre con il metodo Fukuoka; lui ha sperimentato tutto ciò in Giappone e quindi ci sarebbe bisogno di convertire tutto ciò ai nostri climi, con le nostre coltivazioni e con le nostre varietà.

Non è un lavoro da poco, serve competenza ed applicazione, ma... perchè non tentare? ;)
Nel peggiore dei casi alla fine potremmo arrivare alla conclusione e dire che era un ciarlatano (anche se dubito visti i risultati ampiamente documentati); ma prima di fare ciò io penso che sia necessario sperimentare in prima persona per vedere i frutti che tutto ciò può dare con un minimo sforzo.

Spero di non averti annoiato, mi rendo conto di aver scritto un bel pò :lol:

Spero possiate intervenire in molti con le vostre opinioni ed esperienze, ciao e a presto!

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Saluti,
Flavio.


09/11/2008, 12:52
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Ciao Flavio!!.Grazie per la risposta .Effettivamente sembra un metodo che sconfina nella fantascienza .Infatti manda a farsi friggere tutte le conoscenze che abbiamo dell' agricoltura.Sarebbe davvero molto bello coltivare senza utilizzare fitofarmaci dannosi.Dato che sei un addetto ai lavori vorrei sapere cosa ne pensa di questo metodo il mondo dell' agricoltura professionale.Sinceramente penso che questo metodo non verra' mai accettato .Penso proprio di comprare uno dei suoi libri per farmi un idea.Ciao ciao

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09/11/2008, 15:17
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Ciao piotre,
ti sei già risposto da solo :)
Beh c'è da dire anche che, come mi faceva giustamente notare qualcuno, un metodo di coltivazione di questo tipo si scontrerebbe anche contro i molti interessi economici che gravitano intorno all'agricoltura tradizionale; pensa per esempio alle ditte che sintetizzano concimi chimici, diserbanti, insetticidi nonchè le stesse macchine agricole e tutte le attrezzature per queste. Per non parlare del petrolio e tutto il giro d'affari che riesce a realizzare...
Insomma tutto un insieme di fattori per i quali nessuno in Italia ha mai provato seriamente (almeno a quanto io sappia) a fare della ricerca in questo senso. All'estero so che sono nate delle accademie sotto il suo nome e cercando in rete ho trovato anche aziende che producono attraverso questo sistema (in Grecia per esempio un tale di nome Panaiotis Manikis sembra sia stato allievo di Fukuoka per 25 anni e che tutt'ora coltivi con questo metodo nella sua azienda con eccellenti risultati).

A me piacerebbe provare a sperimentare il suo metodo, magari anche con l'aiuto di esperti e appassionati così da poter lavorare unitamente. Perchè non tentare?

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Saluti,
Flavio.


09/11/2008, 20:14
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Caro Flavio sarebbe molto interessante e stimolante iniziare a sperimentare qualche cosa su questo metodo anche in Italia, vediamo ... . Come sai già, su alcuni passaggi ho dei dubbi, ma devo anche aggiungere che tante volte in passato, vicino e lontano, si è deriso chi proponeva nuove soluzioni oppure andava controcorrente, per fare un esempio noto a tutti la Terra era piatta e guai a dire il contrario, quindi speriamo di trovare in qualche modo come iniziare a sperimentare anche noi, ciao, saluti, Mario


09/11/2008, 23:40
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A noi tecnici agrari hanno insegnato a massimizzare le rese utilizzando i mezzi tecnici disponibili.Io credo che quanto da te riportato sia possibile solo che bisognerebbe vedere i tempi di produzione, le rese e le caratteristiche dei prodotti ottenuti.
Oggi credo che per certe colture sia praticamente impossibile produrre in modo economicamente conveniente senza l'aiuto degli antiparassitari.
Comunque la sperimentazione è fondamentale e sempre ben accetta.
ciao

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I


10/11/2008, 0:17
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Cari amici,
sono veramente contento per il vostro interesse.

@Mario: non è affatto facile accettare le sue teorie, sarebbe come rivoluzionare (e non poco) le attuali scienze agrarie. Ma come dici tu non sempre bisogna fermarsi all'apparenza..

@Eugenio: verissimo, concordo pienamente con te. Sui suoi libri scrive che, non solo riusciva a produrre con questo metodo, ma aveva lo stesso risultato (se non migliore) di quello ottenuto seguendo le tradizionali pratiche agronomiche (sia come quantità che ovviamente come qualità). Anche riuscire ad avere la stessa produzione del convenzionale vorrebbe dire ottenerlo a costo quasi nullo, il che si tramuterebbe in quasi totale guadagno. Proviamo? :mrgreen:
Come dici giustamente tu è necessario vedere anche su che tipo di coltura... però, citando sempre i suoi libri, riusciva ad ottenere ciò sia sulle colture erbacee, orticole ed arboree. Hai mai avuto modo di leggere qualche suo libro?

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Saluti,
Flavio.


10/11/2008, 1:31
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Visto l'iniziale interesse da parte di alcuni di noi ad iniziare una sperimentazione in campo di questa tecnica direi che però è propedeutico la lettura di almeno uno dei suoi 3 libri (meglio se tutti e 3) attualmente tradotti in italiano, sia per coloro che vorranno aiutare con un apporto tecnico sia per coloro che vorranno mettere in pratica la metodologia che ci apprestiamo a studiare. La cosa non è così banale come magari sembrava leggendo quello che ho scritto qualche messaggio fa.. non è banale per niente, anzi molto complessa :shock:

I titoli sono:

- La Fattoria Biologica
- La Rivoluzione del Filo di Paglia
- Masanobu Fukuoka: Lezioni italiane

Chiedo aiuto a Mario che li ha letti tutti: quale di questi è il più tecnico? E quale il più divulgativo?
E' possibile acquistare i libri, oltre che ovviamente in libreria, direttamente online seguendo questi link:
http://www.macrolibrarsi.it/autori/_masanobu_fukuoka.php?pn=127
http://www.macrolibrarsi.it/autori/_giannozzo_pucci.php?pn=127

In attesa del via e magari della nuova sezione dedicata a ciò (serve l'autorizzazione del Moderatore Globale) acculturiamoci leggendo questi libri :)

A presto

_________________
Saluti,
Flavio.


12/11/2008, 13:11
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Ciao a tutti,
vorrei rispondere brevemente a quanto detto da Flavio, momentaneamente non è nei miei progetti, dopo averne parlato con lo staff di agraria, di aprire una sezione dedicata ai metodi di coltivazione alternativi, in quanto la scelta di suddivisione è stata fatta in base al tipo di coltivazione, arborea, erbacea, ortiva, ornamentale....., e non in base alle tecniche che si usano, altrimenti ci dovrebbe essere una sezione per l'agricoltura integrata, una per il biologico e così via, quindi scrivete pure nelle apposite sezioni, a seconda del tipo di coltura che riguarda la discussione, esprimendo liberamente le vostre idee.
Saluti Francesco

_________________
- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


12/11/2008, 23:16
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