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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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AGROENERGIE, CASTIGLIONE: “NECESSARIO IMPEGNO CONDIVISO PER DARE STABILITA’ NORMATIVA AL SETTORE”

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Sottosegretario Giuseppe Castiglione con delega alle agroenergie ha partecipato oggi al Convegno ‘Minicogenerazione da biomasse: situazione e prospettive del mercato’, organizzato dall’Associazione italiana energie agroforestali, Aiel, nell’ambito della manifestazione Progetto fuoco, che si è svolto a Verona.

“E’ necessario fin da subito un impegno condiviso– ha dichiarato l’onorevole Castiglione, invitando tutte le componenti della filiera agroenergetica a lavorare in collaborazione con il Mipaaf - per iniziare un percorso virtuoso il cui obiettivo è dare stabilità normativa al comparto, in prospettiva del periodo 2017-2020”.

Durante il suo intervento il Sottosegretario ha ricordato anche il percorso che ha portato al nuovo decreto per l’incentivazione delle agroenergie al momento in fase di discussione con Bruxelles.

“Il provvedimento avrà validità fino a dicembre 2016 – ha spiegato Castiglione – e occorre iniziare a ragionare su un nuovo decreto con respiro almeno triennale, per consentire all’intera filiera costituita da impiantisti e fornitori di tecnologie e imprese agricole una seria programmazione degli investimenti e dello sviluppo aziendale, come si addice a un sistema Paese serio ed efficiente”.

“La prima bozza del decreto in via di emanazione prevedeva un livello di incentivazione intorno a 0,21 euro/kWh elettrici immessi in rete. Un valore che avrebbe messo in serio pericolo lo sviluppo del settore. Solo dopo trattative estenuanti siamo riusciti a salvaguardare le tariffe onnicomprensive, fissandole a un valore pari a 0,233 euro/kWh elettrico per i piccoli impianti a biogas, molto vicino a quello del precendente decreto incentivante: 0,236. Con grandi sforzi – ha concluso il Sottosegretario - abbiamo sostenuto i principi di valorizzazione dei sottoprodotti, assimilando a questi ultimi le biomasse dedicate fino a una quota massima del 30%, di privilegiare i piccoli impianti e garantire precedenza a quelli realizzati dalle imprese agricole”.

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27/02/2016, 15:27
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MIPAAF: INCONTRO DEL MINISTRO CON LE REGIONI AL PALAZZO DELL’AGRICOLTURA

MARTINA: PROPOSTE ITALIANE ALL’UE PER AFFRONTARE LA CRISI EUROPEA DEL LATTE

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è svolta oggi pomeriggio al Palazzo dell’Agricoltura una riunione del Ministro Martina con gli assessori all’agricoltura delle Regioni italiane. Tra i temi discussi ci sono state alcune tematiche dello sviluppo rurale, in particolare dello stato di attuazione delle misure di gestione del rischio, infrastrutture irrigue e biodiversità animale, oltre che alcune azioni a livello europeo sul settore del latte e della zootecnia. In particolare il Ministro ha illustrato i punti del position paper che l’Italia presenterà alla Commissione europea in vista del prossimo Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura di marzo e che contiene anche un focus specifico sul latte.

“Ci aspettiamo risposte concrete dalla Commissione Ue – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – in particolare per la crisi del settore lattiero che è europea e non solo nazionale. Per questo abbiamo voluto condividere con le Regioni le proposte d’intervento che l’Italia chiede con urgenza a Bruxelles. Sono 4 gli assi fondamentali della nostra proposta all’Europa per il latte: rafforzamento delle norme Ue su etichettatura del latte e prodotti lattiero caseari, raddoppio della soglia degli aiuti de minimis per 3 anni, maggiore tutela degli allevatori con regole chiare sui contratti e meccanismi di indicizzazione dei prezzi, nuove misure di promozione del latte per contrastare il calo dei consumi. Azioni che sono state rimandate per troppo tempo e che possono contribuire nella gestione di una fase complicata. Il Governo continua a lavorare su tutte le leve possibili di intervento, tenendo sempre presente l’esigenza di una tutela effettiva del reddito di oltre 35 mila allevatori italiani, ora in oggettiva difficoltà. Come annunciato agli assessori, nelle prossime settimane verranno erogati gli aiuti relativi all’intervento straordinario da 25 milioni di euro ottenuti a Bruxelles e abbiamo attivato l’aumento della compensazione Iva al 10% come previsto dalla legge di Stabilità. Ora rilanciamo la sfida a livello europeo, soprattutto sul fronte della valorizzazione dell’origine, perché questo è un nodo fondamentale che va sciolto ora”.

POSITION PAPER - FOCUS SETTORE LATTE E CARNE

Etichettatura di origine latte e carne
Un fronte fondamentale sul quale intervenire è quello dell'etichettatura del latte e dei prodotti derivati, per dare al consumatore la possibilità di scegliere in maniera consapevole, trasparente e informata. È necessario un quadro europeo innovativo, che avanzi rispetto al passato e applichi al settore norme che hanno già dimostrato di essere efficaci su altri prodotti, come la carne, dove il sistema di tracciabilità è stato introdotto a seguito di problemi sanitari. La richiesta italiana è quella di un intervento a livello UE da realizzare il prima possibile per dare risposte ad una crisi come quella lattiera che riguarda tutto il mercato europeo.

Soglia de minimis aumentata per le aziende di produzione di latte per almeno il prossimo triennio
Prevedere l’aumento della soglia de minimis, raddoppiandola, almeno per i prossimi tre anni, in modo da poter aiutare in misura più efficace le aziende lattiere, zootecniche e degli altri settori in crisi.

Rafforzamento del potere contrattuale degli allevatori: trasparenza ed equità nella formazione del prezzo
Le misure previste nell’ambito del “pacchetto latte” dell’UE non si sono dimostrate sufficienti a recuperare il gap esistente tra l’allevatore ed il resto della filiera alimentare. E’ pertanto necessario uno sforzo maggiore per adottare un quadro regolamentare che possa consentire agli Stati membri di applicare regole più stringenti in materia di contratti e di adeguamento dei prezzi.
In particolare, è innanzitutto necessario assicurare la possibilità di effettuare controlli sulla effettiva sottoscrizione di contratti formali tra agricoltori e acquirenti di prodotti zootecnici, che siano antecedenti alla effettiva transazione e che siano sufficientemente chiari rispetto a tutti i principali parametri contrattuali, dal prezzo alle norme qualitative. Sempre in questo ambito contrattuale, inoltre, sarebbe necessario promuovere l’introduzione di appositi meccanismi di indicizzazione (parziale o totale) dei prezzi, in modo da assicurare l’adeguamento progressivo dei prezzi della materia prima a diversi indici di natura economica, tecnica e finanziaria, a seconda delle differenti realtà territoriali e delle diverse specializzazioni produttive. Ciò dovrebbe garantire una maggiore regolarità e chiarezza contrattuale, oltre che una più compiuta e corretta formalizzazione.

Misure di promozione e comunicazione rafforzate ed aggiuntive per i prodotti del latte
È fondamentale sostenere campagne di comunicazione mirate ad incentivare, in particolare, il consumo di latte fresco, visto il drastico calo che continua a registrare. Queste campagne potrebbero essere realizzate direttamente dalla UE, oppure dagli Stati membri, attraverso il cofinanziamento di specifici programmi condivisi a livello europeo.

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27/02/2016, 15:28
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MIPAAF: FIRMATO DECRETO SULL'USO DEL DIGESTATO IN AGRICOLTURA

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato adottato il decreto interministeriale che prevede la revisione delle norme relative all'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, sinora disciplinate dal decreto ministeriale 7 aprile 2006, e nuove norme sull'utilizzazione agronomica del digestato, prodotto dagli impianti di digestione anaerobica.

Dopo aver avuto il parere positivo della Conferenza Stato Regioni e il concerto dei Ministri dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico, della Salute e delle Infrastrutture, il Decreto è stato firmato dal Ministro Martina e inviato agli organi di controllo per la registrazione. Il provvedimento è frutto di una lunga e approfondita istruttoria, a cui hanno preso parte le Regioni, i Ministeri e le Associazioni di categoria.

Le novità introdotte dal nuovo decreto riguardano in particolare:
a) la possibilità di utilizzare agronomicamente il digestato frutto della digestione anaerobica degli effluenti di allevamento e di una serie di materie tra cui scarti vegetali ed alcuni scarti dell'agroindustria;
b) bipartizione del digestato in agrozootecnico ed agroindustriale;
c) divieto di utilizzazione agronomica del digestato prodotto da colture che provengano da siti inquinati;
d) possibilità per le Regioni di modificare il periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti, a seconda delle diverse condizioni climatico-ambientali;
e) introduzione di una graduale limitazione all'uso di colture no-food alternative all'utilizzazione agricola dei terreni coltivati;
f) calcolo dell'azoto tramite l'effettivo fabbisogno delle colture.

"Dopo anni di impasse e difficoltà con il decreto - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - si migliora la sostenibilità ambientale delle produzioni agricole, si offrono maggiori possibilità di diversificazione e crescita per le imprese che potranno valorizzare gli scarti di produzione e produrre energia da fonti rinnovabili".

Il provvedimento è stato a lungo discusso anche con la Commissione europea, che sarà presto chiamata ad esprimersi sulle richieste di deroga per le zone vulnerabili ai nitrati presentate dalle Regioni Piemonte e Lombardia.

"Insieme al Ministro Galletti - ha concluso Martina - proseguiremo il lavoro già avviato per la revisione della Direttiva Nitrati, in modo da adeguarla ai più recenti studi scientifici in materia".

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27/02/2016, 15:28
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NITRATI, MIPAAF: DA BRUXELLES OK DEROGHE REGIONI LOMBARDIA E PIEMONTE
MARTINA: CONFERMA DEL LAVORO CONCRETO PORTATO AVANTI IN QUESTI MESI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che oggi la Direzione Generale dell’Ambiente, su votazione del 63° Comitato Nitrati della Commissione Europea, al quale hanno partecipato i rappresentanti di tutti gli Stati membri, ha confermato la deroga alle Regioni Lombardia e Piemonte sull’applicazione della Direttiva Nitrati. Si è astenuto il solo Lussemburgo.

Nello specifico, la deroga consente alle due Regioni di innalzare il tetto di azoto per ettaro, sino a tutto il 2019, nell’utilizzo degli effluenti di allevamento come fertilizzanti, da 170 kg/ha a 250 kg/ha nelle zone vulnerabili ai nitrati, in quanto hanno potuto dimostrare con dati scientifici che tale incremento quantitativo di azoto non peggiora la qualità delle acque sotterranee. A questo risultato hanno contribuito anche gli studi ISPRA, finanziati dal Ministero dell’Agricoltura, sull’origine dell’inquinamento delle falde acquifere in pianura padana, che ha misurato, appunto, il contributo effettivo degli effluenti zootecnici sul quantitativo complessivo di nitrati.

“La decisione europea di oggi – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - è un risultato al quale lavoriamo da mesi insieme al Ministro Galletti e alle Regioni interessate. La deroga è resa possibile dal decreto che abbiamo firmato proprio nelle scorse giornate per regolamentare l'uso del digestato in agricoltura. Dopo anni di impasse, ci aspettiamo ora una conferma definitiva dalla Commissione, che renda operativa la scelta fatta oggi.”

FOCUS SUL NUOVO DECRETO SULL’USO DEL DIGESTATO IN AGRICOLTURA

Le novità introdotte riguardano in particolare:
a) la possibilità di utilizzare agronomicamente il digestato frutto della digestione anaerobica degli effluenti di allevamento e di una serie di materie tra cui scarti vegetali e alcuni scarti dell'agroindustria;
b) bipartizione del digestato in agrozootecnico e agroindustriale;
c) divieto di utilizzazione agronomica del digestato prodotto da colture che provengano da siti inquinati;
d) possibilità per le Regioni di modificare il periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti, a seconda delle diverse condizioni climatico-ambientali;
e) introduzione di una graduale limitazione all'uso di colture no-food alternative all'utilizzazione agricola dei terreni coltivati;
f) calcolo dell'azoto tramite l'effettivo fabbisogno delle colture.

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01/03/2016, 17:52
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NITRATI, MIPAAF: DA BRUXELLES OK DEROGHE REGIONI LOMBARDIA E PIEMONTE
MARTINA: CONFERMA DEL LAVORO CONCRETO PORTATO AVANTI IN QUESTI MESI

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che oggi la Direzione Generale dell’Ambiente, su votazione del 63° Comitato Nitrati della Commissione Europea, al quale hanno partecipato i rappresentanti di tutti gli Stati membri, ha confermato la deroga alle Regioni Lombardia e Piemonte sull’applicazione della Direttiva Nitrati. Si è astenuto il solo Lussemburgo.

Nello specifico, la deroga consente alle due Regioni di innalzare il tetto di azoto per ettaro, sino a tutto il 2019, nell’utilizzo degli effluenti di allevamento come fertilizzanti, da 170 kg/ha a 250 kg/ha nelle zone vulnerabili ai nitrati, in quanto hanno potuto dimostrare con dati scientifici che tale incremento quantitativo di azoto non peggiora la qualità delle acque sotterranee. A questo risultato hanno contribuito anche gli studi ISPRA, finanziati dal Ministero dell’Agricoltura, sull’origine dell’inquinamento delle falde acquifere in pianura padana, che ha misurato, appunto, il contributo effettivo degli effluenti zootecnici sul quantitativo complessivo di nitrati.

“La decisione europea di oggi – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - è un risultato al quale lavoriamo da mesi insieme al Ministro Galletti e alle Regioni interessate. La deroga è resa possibile dal decreto che abbiamo firmato proprio nelle scorse giornate per regolamentare l'uso del digestato in agricoltura. Dopo anni di impasse, ci aspettiamo ora una conferma definitiva dalla Commissione, che renda operativa la scelta fatta oggi.”

FOCUS SUL NUOVO DECRETO SULL’USO DEL DIGESTATO IN AGRICOLTURA

Le novità introdotte riguardano in particolare:
a) la possibilità di utilizzare agronomicamente il digestato frutto della digestione anaerobica degli effluenti di allevamento e di una serie di materie tra cui scarti vegetali e alcuni scarti dell'agroindustria;
b) bipartizione del digestato in agrozootecnico e agroindustriale;
c) divieto di utilizzazione agronomica del digestato prodotto da colture che provengano da siti inquinati;
d) possibilità per le Regioni di modificare il periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti, a seconda delle diverse condizioni climatico-ambientali;
e) introduzione di una graduale limitazione all'uso di colture no-food alternative all'utilizzazione agricola dei terreni coltivati;
f) calcolo dell'azoto tramite l'effettivo fabbisogno delle colture.

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01/03/2016, 17:52
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LATTE, MARTINA: LE RISORSE DEL FONDO ZAIA DIRETTAMENTE ALLE REGIONI PER INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALLEVATORI

“Presenteremo un decreto per la totale ripartizione regionale delle risorse destinate al fondo nazionale istituito dalla legge Zaia. Porteremo a breve alla Conferenza Stato Regioni il provvedimento che stabilisce che le risorse verranno girate interamente alle Regioni per gli interventi di sostegno agli allevatori e al sistema lattiero caseario delle zone di competenza. Anziché la centralizzazione voluta dalla legge Zaia, noi impostiamo un percorso più vicino ai diversi territori. Una scelta che risponde in pieno al principio di sussidiarietà e che può contribuire al contrasto di una tra le più pesanti crisi del settore del latte in Europa”.
Così il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.

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01/03/2016, 21:23
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MIPAAF: SOTTOSEGRETARIO CASTIGLIONE INCONTRA XIE JIANMIN, CONSIGLIERE DELLA RAPPRESENTANZA PERMANENTE DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE PRESSO LA FAO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Sottosegretario Giuseppe Castiglione ha incontrato Xie Jianmin, Consigliere della Rappresentanza permanente della Repubblica Popolare Cinese presso la FAO. Alla riunione hanno partecipato anche Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI e Sun Shengde, Presidente dell’Associazione Cittadini nel mondo.
Il Sottosegretario Castiglione nel corso dell’incontro ha sottolineato l’importanza delle relazioni tra Italia e Cina, nonché il significativo impegno reciproco nel favorire un efficace processo di cooperazione nel settore agroalimentare.

“Durante Expo Milano 2015 il Ministro Maurizio Martina ha incontrato il Ministro dell’Agricoltura cinese Han Changfu, aprendo possibilità di rafforzamento della cooperazione agricola – ha commentato Castiglione -. Alla luce degli ottimi rapporti già consolidati tra i due Paesi i temi della ricerca e dell’innovazione hanno assunto negli ultimi anni un ruolo chiave per l’Italia così come i temi della sicurezza alimentare, riqualificazione territoriale, sostenibilità e biodiversità, cooperazione, conservazione e tutela delle indicazioni geografiche”.

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01/03/2016, 21:25
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UNESCO, MIPAAF: ARTE DEI PIZZAIUOLI CANDIDATA PATRIMONIO IMMATERIALE
MARTINA: DOPO EXPO PROSEGUE LAVORO DI VALORIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che la Commissione nazionale italiana per l'Unesco ha scelto di confermare all’unanimità la candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani per la Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco.

"Sono molto contento che la Commissione nazionale Unesco abbia confermato la candidatura di una tradizione così importante per il nostro Paese. Prosegue anche così - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - il nostro lavoro di valorizzazione del Made in Italy dopo Expo Milano 2015. L'arte dei pizzaiuoli rappresenta un simbolo di italianità nel mondo e questa candidatura dimostra ancora una volta l'impegno del governo di proteggere e promuovere, in tutti i contesti mondiali, le tradizioni agroalimentari italiane".

Il dossier sarà valutato dall'Unesco nel corso del 2017 e l’esito sarà noto entro dicembre 2017.

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05/03/2016, 12:21
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MIPAAF: SOTTOSEGRETARIO CASTIGLIONE INCONTRA IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA DEL KURDISTAN

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, presso il Palazzo dell’Agricoltura, si è svolto un incontro tra il Sottosegretario Giuseppe Castiglione e il Ministro dell’Agricoltura del Governo Regionale del Kurdistan, Abdulsattar Majeed.

Durante l’incontro, il Sottosegretario Castiglione e il Ministro Abdulsattar Majeed hanno ripercorso le tappe storiche che hanno consolidato legami di proficua collaborazione tra le due nazioni.
Majeed ha ringraziato il Governo italiano per il prezioso lavoro che continua a svolgere, soprattutto sul versante umanitario, per la stabilizzazione dell'area, fortemente minacciata dall'ISIS, e per il sostegno alle popolazioni.

Tra gli ambiti in cui sviluppare la collaborazione è stata citata la conservazione e il packaging dei prodotti agroalimentari, lo sviluppo di filiere agricole e la fornitura di macchinari agricoli.
“Oltre al rapporto di proficua collaborazione, c’è un forte legame culturale che unisce i due Paesi - sottolinea Castiglione - Il supporto umanitario fornito dal Governo italiano anche in questo periodo di crisi è molto importante. È nostra intenzione promuovere forme di collaborazione con il Kurdistan per lo sviluppo dell’economia e per creare posti di lavoro nel settore agroalimentare. Sarebbe opportuno valutare la possibilità di creare progetti di supporto, in campo scientifico e tecnologico, coinvolgendo i nostri tecnici e istituti di ricerca, che possano mettere a disposizione know how e macchinari agricoli, al fine di favorire gli investimenti italiani in Kurdistan”.

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10/03/2016, 14:52
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PESCA, MIPAAF: ISTITUITO ELENCO NAZIONALE
DELLE IMBARCAZIONI AUTORIZZATE A CATTURA PESCE SPADA

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato istituito l'elenco nazionale delle imbarcazioni italiane autorizzate alla cattura bersaglio del pesce spada nel Mediterraneo.

"Il provvedimento - ha dichiarato il Sottosegretario Giuseppe Castiglione - è il risultato di un lavoro iniziato lo scorso anno, nell’ambito di alcune misure che ci sono state richieste dall’Unione europea e che rispondono alla necessità di implementare una pesca sostenibile del pesce spada".

Il pesce spada è una specie particolarmente importante nel Mediterraneo ed è ormai sotto osservazione costante da parte dell'ICCAT, l’organismo internazionale di conservazione, che teme che tale specie possa essere eccessivamente sfruttata.

"Tra le novità di rilievo - ha concluso Castiglione – vi è pertanto la regolazione della pesca del pesce spada che porterà, così come è avvenuto per altre specie, a una reale redditività e competitività delle imprese interessate, salvaguardando anche importanti realtà storico-tradizionali."

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10/03/2016, 14:53
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