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Agrietour - 13-15 Novembre 2015 - Arezzo Fiere e Congressi
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68684 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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14° edizione, 13-15 Novembre 2015 - Arezzo Fiere e Congressi
Dal 13 al 15 novembre torna ad Arezzo Fiere e Congressi il primo evento di riferimento per il settore dell’agriturismo e della multifunzionalità in agricoltura
Promosso e organizzato da Arezzo Fiere e Congressi in collaborazione con le principali associazioni del settore, AgrieTour ha raggiunto l’edizione numero quattordici.
Ogni anno partecipano alla fiera oltre 15 mila visitatori per scoprire l’offerta e le ultime novità del settore: in circa 18 mila metri quadrati di superficie, centinaia di espositori tra territori, agriturismi, fornitori per il settore.
Il visitatore tipo è un operatore, un appassionato che cerca la vacanza, l’imprenditore che ha deciso di rinnovare o intraprendere un’attività legata al settore, ma anche l’hobby farmer.
Nell’edizione 2014 sono passati per la fiera oltre 15 mila tra operatori di agriturismo e appassionati della vita in campagna e oltre 500 strutture sono state presenti in forma diretta con un proprio stand. Di anno in anno questa fiera è diventata il punto di riferimento per il settore.
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14/07/2015, 20:20 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Multifunzionalità è AgrieTour. Ecco perché AgrieTour è unico.
AgrieTour non è solo uno spazio per promuovere l’offerta turistica con il workshop, unico in Italia, dove l’offerta agrituristica italiana incontra la domanda internazionale (oltre 70 operatori dai principali mercati di riferimento).
Ad AgrieTour sono infatti presenti aree specifiche dedicate a settori della multifunzionalità in agricoltura:
AgriLife – Il piacere di vivere la campagna Un’area pensata non solo per chi ha un agriturismo, ma anche per chi la campagna la vive in maniera diretta.
AgrieTour Bimbi L’area dedicata all’offerta delle Fattorie Didattiche
ApieTour Il salone nel salone dedicato al settore dell’apicoltura
AgriSocial Per il secondo anno lo spazio pensato per promuovere il fenomeno dell’agricoltura sociale
CicloTour Una intera area sul cicloturismo pensata per migliorare l’offerta e per scoprire quella esistente in Italia
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14/07/2015, 20:21 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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L’Osservatorio di AgrieTour (Arezzo Fiere 13-15 novembre 2015) stima una crescita di presenze
Agriturismo: per l’estate 2015 si va verso il tutto esaurito
Previsto un +3% rispetto allo scorso anno. Anche per la vacanza al mare le famiglie scelgono l’agriturismo. Vivere nella natura, relax e cibo genuino sono i principali motivi per cui anche questa vacanza sarà all’insegna del boom in agriturismo
Un altro tutto esaurito quello previsto per la vacanza in agriturismo nel periodo estivo. Dopo il boom di presenze registrate già nella passata stagione, anche per l’estate 2015 le previsioni fanno parlare di un +3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando già si era registrata una crescita. E’ quanto emerge da una prima analisi dell’Osservatorio dell’agriturismo di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale (Arezzo Fiere dal 13-15 novembre 2015), sulle tendenze delle prenotazioni in Italia per questa estate. Il numero degli agrituristi, affiancati ormai da un pubblico sempre più vasto di vacanzieri generici, cresce di pari passo con la qualità dell’offerta dell’agriturismo italiano. «Un numero sempre più importante di turisti sceglie questa sistemazione per la propria vacanza in Italia – spiega il Presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi – complice sicuramente il livello qualitativo dell’offerta che è cresciuta e che permette anche un pubblico prima restio a questo tipo di sistemazione a scegliere la campagna come base per i propri spostamenti estivi».
Tra le novità della scelta 2015, le mete di mare. Non basta più l’albergo, ma sono sempre di più i turisti marittimi che preferiscono una sistemazione nei pressi delle località di mare, ma comunque restando in una dimensione rurale, grazie soprattutto al grado di attività collaterali presentate da questo genere di strutture. Col segno più naturalmente anche le strutture più vicine alle città d’arte quindi quelle tradizionali della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, del Veneto. In particolare la preferenza degli agrituristi andrà verso le province toscane legate al mare (quella di Grosseto con la zona dell’Argentario), ma anche Siena (zona Chianti) e Livorno (fascia costiera). Ancora mare con le masserie in Puglia, il Salento e il Gargano in particolare. Quanto alle città d’arte buona l’affluenza prevista in Umbria nella provincia di Perugia (zona Perugia-Assisi). Nella top ten delle preferenze, in evidenza anche le località di montagna, con gli “agritur” del Trentino e della Valtellina in testa. In crescita la richiesta di Sicilia e Lombardia due regioni che negli ultimi anni hanno puntato molto sullo sviluppo dell’offerta agrituristica. Saranno soprattutto gli stranieri a scegliere l’agriturismo. Secondo l’Osservatorio di AgrieTour infatti, si sposteranno in Italia scegliendo la soluzione della campagna il 25% di turisti d’Oltralpe e tra questi prevalenza dei giovani (55%) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie a un notevole miglioramento del settore, che e' in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell'avventura.
Anche per questa estate il turista sceglierà l’agriturismo per degustare la cucina e immergersi nella natura (38%), a seguire (16%) preferisce un’azienda dove provare un po’ tutte le peculiarità di questo tipo di vacanza: natura, enogastronomia, relax e attività dentro e fuori l’agriturismo. Seguono a distanza le preferenze per una vacanza incentrata sull’attività dentro e fuori l’azienda. Se gli agrituristi italiani propendono per una vacanza all’insegna del mangiar sano (84%) e del risparmio (91%), gli agrituristi stranieri cercano nella vacanza in agriturismo la tranquillità (84%) e l’attenzione all’ambiente (79%). Varia anche il tipo di compagnia scelta per la vacanza in agriturismo: se nel 2009 si sceglieva principalmente il proprio partner (57% contro 50%), oggi si preferisce soggiornare in agriturismo con tutta la famiglia, bambini compresi (54% contro 48%). Le famiglie scelgono l’agriturismo per rilassarsi e degustare la cucina ma allo stesso tempo visitare attrazioni naturalistiche o storiche nei dintorni (36%) e fare attività nell’azienda (20% contro il 16% della media). «Ormai il settore dell’agriturismo non può che calibrare al meglio la propria offerta affiancandosi tranquillamente a quella delle tradizionali strutture ricettive – dice il direttore scientifico di AgrieTour, Carlo Hausmann – e del resto è il dato che possiamo cogliere dall’esperienza di AgrieTour, dove attraverso i master sono sempre di più gli operatori che vogliono specializzarsi nella multifunzionalità offerta da questo genere di struttura».
In Italia a oggi sono presenti oltre 20 mila agriturismi per un fatturato annuo che supera il miliardo di euro. Il 45,1% di questi si trova nel Nord del Paese, il 34,4% nel Centro e il restante 20,5% nel Mezzogiorno. In particolare, nelle regioni settentrionali e nel Mezzogiorno si concentra la percentuale più alta delle aziende con ristorazione (rispettivamente il 44,8% e il 32,1% del totale), mentre nell’Italia centrale è presente il 59,1% degli agriturismi con degustazione. La Toscana resta la regione leader del settore con 4.074 aziende agrituristiche, seguita dal Trentino Alto-Adige con i suoi 3.229 agriturismi e dal Veneto (1.222), quarto posto per la Lombardia (1.132 aziende) e quinto per l' Umbria (1.052). Molto buone anche le cifre del Sud: la Calabria conta 466 strutture e la Sicilia 457.
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30/07/2015, 16:22 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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I numeri del fenomeno nazionale raccolti dall’Osservatorio AgrieTour, il Salone dell’agriturismo Scuola: in campagna i bambini imparano dove nasce il cibo Quasi 3 mila strutture in Italia, ma i numeri sono in crescita. Dal 13 al 15 novembre torna all’interno del Salone nazionale dell’agriturismo, AgrieTour Bimbi, nel Paese il primo appuntamento fieristico pensato per il settore delle fattorie didattiche Oltre 10 milioni di euro di fatturato, circa tremila strutture in Italia riconosciute e una media di 1,5 milioni di bambini coinvolti in un anno. Sono i numeri, in crescita, del fenomeno Fattorie didattiche, la multifunzionalità dell’azienda agrituristica pensata per i più piccoli. Numeri come detto in crescita e che, grazie anche alle recenti normative, potranno a breve coinvolgere ancora più scuole per fasce di età diverse. Di questo e altro si parlerà ancora ad AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale (Arezzo Fiere e Congressi, 13-15 novembre 2015), che da diversi anni promuove al suo interno AgrieTour Bimbi, una area completamente dedicata a questo tipo di attività. «Siamo stati la prima fiera qualche anno fa a creare un approfondimento sul fenomeno delle Fattorie Didattiche – spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi – e oggi AgrieTour sta diventando non solo uno strumento di promozione culturale, ma anche il momento di incontro tra domanda e offerta e questa partnership appena nata non può che confermare l’importanza di questa manifestazione che a novembre toccherà la sua quattordicesima edizione». Ora che il “il disturbo da deficit di natura” teorizzato e studiato dal noto pedagogo americano Richard Louv è patrimonio acquisito e condiviso tra gli insegnati più attenti ed i dirigenti più al passo con i tempi, proliferano le esperienze didattiche in campagna e all’aria aperta. Un tempo si parlava di “aule distaccate” e le fattorie didattiche lo sono sempre più e sempre più in maniera stabile e continuativa; questa esperienza che nasce nei primi anni 2000 è ormai consolidata e secondo l’articolo “La lezione? In campagna” a firma di Jane Apllecot sul numero di settembre di Terranuova sono 2.500 le fattorie che offrono in maniera stabile questo servizio alle scuole. Anche Agrietour bimbi, la parte dedicata alle fattorie didattiche del Salone nazionale dell’agriturismo che si svolgerà ad Arezzo dal 13 al 15 novembre, si prepara ad affrontare questo tema nell’ambito dei numerosi seminari e Master che caratterizzeranno l’offerta culturale della manifestazione. Tra gli argomenti che saranno discussi: gli adeguamenti strutturali minimi per le aziende agricole che vogliono qualificare l’offerta rivolta alle scuole e alle famiglie, le esperienze di orti urbani e orti scolastici che rappresentano un utile complemento contro la sindrome teorizzata da Louv e le esperienze di differenziazione per intercettare e soddisfare target sempre più attenti e sensibili ai temi della natura, delle produzioni sostenibili e dell’autoproduzione. «Non è semplice tenere il termometro di quello che oggi è un settore con livelli di crescita ancora importanti ed in cui nuovi stimoli e necessità di competenze diverse si avvicendano a ritmi serratissimi” - dichiara Giuseppe Orefice di Agrigiochiamo e responsabile della proposta culturale di Agrietour Bimbi - “Il mondo rurale ha finalmente ritrovato la forza e la dignità per dialogare con la città e con i modelli culturali più recenti; da questo mondo, dalle nostre aree interne, da quelle meno inurbate oggi arrivano le risposte più concrete e meglio rispondenti ai limiti che i modelli neo-liberisti hanno manifestato». Dai recenti censimenti sul fenomeno delle Fattorie Didattiche in Italia, sono come detto circa 2.500 le strutture abilitate regolarmente a questo tipo di attività. Tre le regioni più attive la Sardegna e la Lombardia, così come l’Emilia Romagna (330), il Piemonte (250), la Campania (235) e il Veneto (circa 220). Il prezzo per visita è pari a 6/10 euro a persona a cui vanno aggiunti altri 6-12 euro per la merenda o il pranzo.
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30/09/2015, 14:11 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Presentato a Expo il portale agriturismoitalia.gov.it che era stato annunciato ad AgrieTour 2014 Agriturismo: arrivano i “soli”, un marchio per la classificazione unificata degli agriturismi italiani Il nuovo portale del Ministero delle Politiche Agricole per la prima volta mette insieme le oltre 20 mila strutture agrituristiche italiane. A Expo protagonista anche AgrieTour. Boldi (Presidente Fiera): «AgrieTour è fondamentale per il confronto sul settore in crescita» Addio a spighe, margherite, quadrifogli e fiori, arriva la classificazione unica per tutti gli agriturismi così come avviene per gli alberghi. A trent'anni dalla nascita dell'idea che coniuga offerta turistica e agricoltura, il "sole" sarà il simbolo che da Nord a Sud valuterà gli agriturismi italiani. A raccogliere sotto il nuovo metodo le ormai oltre 20 mila strutture della Penisola sarà, dal primo gennaio 2015, il portale del Ministero delle Politiche Agricole. Il sito www.agriturismoitalia.gov.it "agriturismo italia - vivi la terra delle emozioni", che è stato presentato, insieme a un filmato che racconta l’agriturismo italiano, a Expo, domenica 4 ottobre. All’incontro ha partecipato anche AgrieTour, la vetrina nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi dal 13 al 15 novembre prossimi. «Il fatto che il Mipaaf abbia voluto ancora una volta AgrieTour per annunciare questa importante novità non fa altro che accrescere il valore non solo economico, ma anche istituzionale di questa manifestazione – spiega Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere – in quattordici anni la nostra Fiera è stato il punto di riferimento non solo per promuovere, ma soprattutto per fare crescere questo settore con centinaia di incontri, master sull’agriturismo – gli unici in Italia – e tante altre iniziative che hanno accompagnato l’evoluzione di un comparto che è unico al mondo e che i turisti continuano ad apprezzare». Sugli agriturismi splende il sole. A trent’anni dalla prima legge, del 1985, arriva la classificazione unificata a livello nazionale. Il marchio istituzionale unitario contribuisce a fare ordine nel settore. È percepito come una garanzia di una attività seria, che si è meritata questo contrassegno finalmente con criteri omogenei di classificazione delle aziende agrituristiche. «Il metodo è stato elaborato tenendo conto delle attuali tendenze della domanda del mercato agrituristico in ambito nazionale ed estero», commenta Carlo Hausmann, del gruppo di lavoro Mipaaf-Ismea. «La metodologia è costituita da una griglia di valutazione di parametri omogenei delle aziende agrituristiche, che tengono conto del livello di comfort della struttura ricettiva, della qualità del contesto ambientale, delle caratteristiche dell'azienda e dei servizi che è in grado di offrire, in termini di valorizzazione dei prodotti tipici locali, del paesaggio e dei territori. Vuole garantire una identità ed un valore ufficiale all'agriturismo nazionale e deve essere considerata come uno strumento in continuo aggiornamento». Come per le altre strutture ricettive le categorie di classificazione sono cinque. Si va da 1 sole per l'azienda che offre soltanto le attrezzature e i servizi minimi previsti dalla legge in condizioni di necessaria igiene e funzionalità, fino ai 5 soli categoria dell’eccellenza paesaggistica e di servizio dell’azienda. Cresce il settore, +2,1% (dati dall’ultimo rapporto Istat). Nonostante crisi e recessione, l'agriturismo Italia continua a crescere. Nel 2013 il numero delle aziende ha raggiunto quota 20.897, 423 in più rispetto al 2012. Di queste 7.628 offrono contemporaneamente alloggio e ristorazione, mentre 10.184 sono quelle che uniscono all'alloggio le altre attività agrituristiche. Le aziende agrituristiche aumentano soprattutto al Nord, +6,1% e meno al Centro, +1,1% mentre sono in calo al Sud, -2,1%. La Toscana con 4.108 strutture e l'Alto Adige con 3.098, si confermano le regioni nelle quali l'agriturismo è maggiormente e storicamente radicato. Sempre dai dati Istat emerge che il 42,1% degli agriturismi con alloggio, il 46,9% di quelli con ristorazione e il 43,8% di quelli con degustazione è localizzato al Nord mentre il 41,9% delle aziende con altre attività è situato al Centro. Il quadro dipinto dall'istituto di statistica ha lievi tinte rosa, ma il dato è in crescita, dal momento che soltanto poco più di una azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile. Le donne guidano 7.436 strutture, +2,4% rispetto al 2012, con una crescita più consistente al Nord, +6,3%, più contenuta al Centro, +1,7% e addirittura in calo al Sud, -3,1%. La concentrazione maggiore di agriturismi in rosa si ha in Toscana, 1.675 aziende pari al 40,8% del dato regionale e il 22,54% del totale nazione degli agriturismi gestiti da donne. Seguono Umbria con il 46% e la Lombardia con il 36,8%, mentre il valore più basso si conferma quello dell'Alto Adige, soltanto il 12,9% del totale. L'agriturismo si conferma una realtà tipicamente italiana diversa dal turismo rurale degli altri Paesi europei. Negli ultimi dieci anni il comparto è cresciuto del 60,5%, da 13.019 a 20.897; quelle che offrono alloggio del 58,8%, da 10.767 a 17.102; mentre gli agriristori da 6.193 a 10.514, +69,8%. Crescono i posti letto, +94mila, quelli a sedere, +158mila, e crescono anche quelle che fanno altre attività, dalla degustazione alla fattoria didattica allo sport. Un po' di storia. L’agriturismo italiano è considerato a livello internazionale un modello di sviluppo di grande efficienza. Sono sempre di più le delegazioni internazionali, e molte lo faranno durante l’Expo, che vengono in Italia per capire il funzionamento di questa formula semplice, originale, e tutta italiana, che incardina il turismo nell’agricoltura. L’agriturismo, nato in Toscana nei primi anni 70 grazie a un nucleo di pionieri che hanno avuto il merito di progettare una nuova forma di ospitalità basandola sui contenuti della tradizione italiana, si è sviluppato grazie a tre leggi dello stato italiano (la 730 dell’85, il D.Lgs 228/01 - la legge di orientamento, e la nuova legge quadro 96/06) che sono ben più di un quadro normativo per un settore. Rileggendo con attenzione l’articolo 1 della legge quadro del 2006 ci rendiamo conto che al suo interno è contenuto un vero e proprio manifesto dello sviluppo rurale: 8 obiettivi che investono tutto il territorio, il paesaggio, il lavoro, i valori del mondo rurale. AgrieTour, Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale. AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo intanto è al lavoro per la quattordicesima edizione che si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi, dal 13 al 15 novembre, confermandosi il primo evento in Italia dedicato a quello che è il comparto del turismo rurale.
Allegati:
Boldi alla presentazione di Expo.jpg [ 40.31 KiB | Osservato 1126 volte ]
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06/10/2015, 17:52 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale
Inizia il conto alla rovescia per la quattordicesima edizione di AgrieTour che dal 13 al 15 novembre, ad Arezzo Fiere e Congressi, riunirà il mondo dell’agriturismo
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13/10/2015, 14:05 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Dal 13 al 15 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi torna il Salone nazionale dell’agriturismo Campagna: un italiano su due sogna di vivere fuori dalla citta’ L’indagine AgriLife rivela l’amore della campagna da parte degli italiani. Ad AgrieTour il mondo della ruralità e della vacanza in agriturismo. Andrea Boldi (presidente Arezzo Fiere): “Un evento unico che ogni anno aiuta a crescere non solo domanda/offerta, ma anche il piacere di vivere la campagna” La famiglia italiana vuole vivere i campagna. È quanto rivela AGRILIFE 2015, indagine compiuta dall’Università La Sapienza di Roma, l’Università Mercatorum e l’Azienda Romana Mercati in collaborazione con AgrieTour, il Salone nazionale dell'Agriturismo e dell'agricoltura multifunzionale che si tiene ad Arezzo Fiere dal 13 al 15 novembre. Il 47% degli ospiti di un agriturismo è, infatti, una coppia e il 38% ha anche i figli. Dunque l'ambito famigliare, 85%, si piazza al primo posto tra le preferenze rispetto a tutte le altre tipologie di ospiti, quelli con amici, 11%, i single, 3% mentre sono davvero pochi quelli che portano con loro anche gli animali, 1%. Dunque, aumentano i gruppi, con l’agriturismo che rappresenta un’esperienza sociale. La ricerca, effettuata su un campione di imprese agrituristiche che partecipano alla XIV edizione di Agrietour, ha l’obiettivo di legare i settori espositivi della manifestazione con i trend dell’agriturismo italiano. I soggetti intervistati sono operatori ed addetti, di tutto il territorio nazionale. “Una tendenza questa che la nostra manifestazione ha aiutato a crescere – spiega il Presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi – e che nella nuova edizione di AgrieTour abbiamo voluto sottolineare con la crescita sia in termini espositivi, ma anche di master e minicorsi per la gestione della vita in campagna, anche per gli appassionati”. Soggiorno sempre più lungo. Nel campione degli intervistati la durata/permanenza del soggiorno è soprattutto settimanale, e consente un’ampia esperienza di fruizione. Quello che si evidenzia è, infatti, che il 68% degli ospiti permane per in una fascia tra la settimana (48%) e anche oltre (10%). Sono il 28% i clienti che rimangono per sole due notti, mentre il 4% pernotta per un solo giorno. Interessante e vivace è il dato che emerge dalla provenienza degli ospiti. Quello che salta immediatamente agli occhi è come sia l’Europa il mercato del prossimo futuro. Il 44% dei turisti ha, infatti, passaporto Ue esclusi gli italiani che valgono il 31% delle presenze. I Nord Americani sono il 16% dei visitatori, mentre tutti gli altri, Asiatici, Sud Americanoi e Russi oscillano tra l'1 e il 2%. Cibo e attività all'aria aperta. Tra quello che piace fare agli ospiti durante il soggiorno, sono privilegiate tutte le attività che hanno a che fare con il cibo e l’enogastronomia, autentica e di alta qualità. Imparare a cucinare con le ricette tipiche è un must per il 14% dei turisti cui si somma il 29% di coloro che hanno una vera passione per acquistare prodotti enogastronomici del territorio, magari quelli utilizzati per preparare le ricette. Il 35% predilige mangiare piatti locali, frequentare sagre e feste del territorio. Una tendenza che si riflette proprio nella tipologia di acquisti, 18% frutta e verdura locali, 14% prodotti per la cucina tra cui conserve, a dimostrazione di come la passione per la tradizione guidi le intenzioni di acquisto degli ospiti. Mercatini agricoli, una vera passione. Ma l’agri-turista vuole essere protagonista della propria esperienza di acquisto e il 60% va in giro a curiosare, scoprire, assaggiare, incontrare i produttori e il 31% vuole conoscere il modo in cui i prodotti sono realizzati. L’estate è di nuovo protagonista della vacanza in campagna con la presenza che varia da giugno a settembre e con il picco di presenze, 50%, che si ha ad agosto. C’è convinzione che il turismo responsabile faccia bene al mondo. E gli agrituristi sono convinti che il territorio, l’ambiente ed il paesaggio siano beni preziosi e indispensabili per la qualità della vita. Sono questi i valori in cui si riconoscono gli ospiti che scelgono l’agriturismo e lo spirito che guida la vacanza in campagna. Il 33% infatti che sia importante consumare prodotti locali e valorizzare il km0, mentre il 29% scegli l'agriturismo perché tra i valori in cui crede c'è la conservazione del paesaggio, della ruralità e della edilizia tradizionale. Agriturismo, il sogno di campagna che si realizza. Tra le scelte, 69%, la vacanza in agriturismo realizza il sogno nel cassetto di molti turisti che vivono in città, a volte difficilmente realizzabile: vivere in campagna. Un sogno che si declina nell'imparare a preparare cibo, 17%, e nell'imparare mestieri agricoli, 9%. AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale. Dei temi della ricerca Agrilife, si parlerà ad AgrieTour, unico grande appuntamento in Italia dedicato al mondo della vacanza rurale che torna ad Arezzo Fiere e Congressi per la sua quattordicesima edizione. Una grande vetrina per l’agriturismo e per chi ha scelto la campagna come stile di vita, che in quei giorni potranno incontrarsi per sviluppare un settore che, stando ai dati, pare non conoscere crisi. Dai workshop per gli operatori ai Master di formazione per gli addetti ai lavori, passando per gli approfondimenti tematici promossi dalle associazioni di categoria e non soltanto. Un ricco calendario di eventi con convegni, presentazioni di indagini e ricerche di settore, seminari, degustazioni, borse turistiche e dimostrazioni pratiche per entrare a diretto contatto con il mondo dell’agriturismo e della vita in campagna. La multifunzionalità in agricoltura è l’altro tema su cui punta AgrieTour.
Come al solito non mancheranno le novità anche in questa edizione. Torna infatti AgrieTour Bimbi, lo spazio promosso da Agrigiochiamo e dedicato al fenomeno delle Fattorie Didattiche che anche quest’anno promuoverà momenti di incontro oltre che laboratori didattici per i più piccoli e l’incontro tra domanda e offerta. L’apicoltura tornerà ad essere protagonista con ApieTour, lo spazio dedicato al settore con forniture e incontri sulla legislazione del comparto. Grande visibilità anche per il cicloturismo, fenomeno in larghissima espansione, che con la terza edizione di Cicl@Tour metterà in mostra le offerte dei vari territori in riferimento all’agriturismo. Per il secondo anno si rafforza la presenza di AgriSocial, l’area dedicata al settore dell’agricoltura che vuole puntare a far confrontare le principali realtà italiane di questo segmento in continua evoluzione che oggi vanta una legge quadro nazionale.
Da quattordici anni AgrieTour è anche il momento di incontro tra domanda e offerta con il workshop internazionale che si svolgerà nei primi due giorni di fiera. Una selezionata presenza di buyer specializzati provenienti da tutto il mondo ed interessati a scoprire le novità dell’offerta nazionale del settore. Tra i mercati rappresentati per questa edizione, oltre a quelli storici come la Germania, Olanda, Giappone, Russia, Usa, Brasile e altre realtà emergenti.
Ricco il programma delle attività in fiera con oltre 30 incontri tra convegni, seminari e approfondimenti tematici. La formazione sarà ancora protagonista con i master sull’agriturismo promossi da AgrieTour e pensati per chi vuole dare vita a una nuova attività, ma anche per chi vuole migliorare la propria. Tornerà anche il Festival Gastronomico, all’interno del quale si svolgerà il Campionato di cucina contadina.
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11/11/2015, 15:24 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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AgrieTour, da quattordici anni il Salone dell’agriturismo italiano AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, è l’unico grande appuntamento in Italia dedicato al mondo della vacanza rurale che dal 13 al 15 novembre torna ad Arezzo Fiere e Congressi per la sua quattordicesima edizione. Una grande vetrina per l’agriturismo e per chi ha scelto la campagna come stile di vita, che in quei giorni potranno incontrarsi per sviluppare un settore che, stando ai dati, pare non conoscere crisi. Dai workshop per gli operatori ai Master di formazione per gli addetti ai lavori, passando per gli approfondimenti tematici promossi dalle associazioni di categoria e non soltanto. Un ricco calendario di eventi con convegni, presentazioni di indagini e ricerche di settore, seminari, degustazioni, borse turistiche e dimostrazioni pratiche per entrare a diretto contatto con il mondo dell’agriturismo e della vita in campagna. La multifunzionalità in agricoltura è l’altro tema su cui punta AgrieTour. Come al solito non mancheranno le novità anche in questa edizione. Torna infatti AgrieTour Bimbi, lo spazio promosso da Agrigiochiamo e dedicato al fenomeno delle Fattorie Didattiche che anche quest’anno promuoverà momenti di incontro oltre che laboratori didattici per i più piccoli e l’incontro tra domanda e offerta. AgriLife, il piacere di vivere in campagna, rafforza la propria offerta non solo limitata ai tanti fornitori per la casa in campagna, ma anche con minicorsi per viverla al meglio. Un’area intera dedicata a tutto quello che serve per migliorare il rapporto con la campagna. L’apicoltura tornerà ad essere protagonista con ApieTour, lo spazio dedicato al settore con forniture e incontri sulla legislazione del comparto. Grande visibilità anche per il cicloturismo, fenomeno in larghissima espansione, che con la terza edizione di Cicl@Tour metterà in mostra le offerte dei vari territori in riferimento all’agriturismo. Per il secondo anno si rafforza la presenza di AgriSocial, l’area dedicata al settore dell’agricoltura che vuole puntare a far confrontare le principali realtà italiane di questo segmento in continua evoluzione che oggi vanta una legge quadro nazionale. Da quattordici anni AgrieTour è anche il momento di incontro tra domanda e offerta con il workshop internazionale che si svolgerà nei primi due giorni di fiera. Una selezionata presenza di buyer specializzati provenienti da tutto il mondo ed interessati a scoprire le novità dell’offerta nazionale del settore. Tra i mercati rappresentati per questa edizione, oltre a quelli storici come la Germania, Olanda, Giappone, Russia, Usa, Brasile, India e anche altre realtà emergenti. Ricco il programma delle attività in fiera con oltre 30 incontri tra convegni, seminari e approfondimenti tematici. La formazione sarà ancora protagonista con i master sull’agriturismo promossi da AgrieTour e pensati per chi vuole dare vita a una nuova attività, ma anche per chi vuole migliorare la propria. Tornerà anche il Festival Gastronomico, all’interno del quale si svolgerà il Campionato di cucina contadina. Per informazioni sul programma e sulla fiera www.agrietour.it
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11/11/2015, 15:27 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68684 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
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Inaugurata ad Arezzo Fiere la quattordicesima edizione di AgrieTour, il Salone dell’agriturismo Agriturismo: oltre il miliardo di fatturato per il comparto che traina il settore Gli stranieri preferiscono la Toscana, ma vanno forte Marche e Sicilia Quasi 21 mila strutture per 6 milioni di arrivi durante l’anno. L’agribarometro conferma il trend di crescita degli stranieri che non sentono crisi, tedeschi e inglesi in testa. Ad AgrieTour il Mipaaf presenta il nuovo portale nazionale dedicato alle imprese del settore che cresce. Boldi (Arezzo Fiere): “Il comparto cresce con AgrieTour, l’unico vero salone pensato per l’economia” Un settore in salute che non conosce crisi, soprattutto grazie agli arrivi dall’estero. E’ la buona notizia che arriva da AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e della agricoltura multifunzionale inaugurato questa mattina ad Arezzo Fiere e Congressi, nella sua quattordicesima edizione. Numeri confortanti che confermano ormai il trend di crescita di un settore, quello dell’agriturismo, che ha raggiunto ormai quota 21 mila imprese in tutta Italia e che produce un fatturato diretto di oltre un miliardo di euro, senza contare l’indotto. “AgrieTour è il termometro del comparto che ormai da quattordici anni ha scelto di riunirsi in questa struttura per fare il punto della situazione – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – e anche quest’anno la presenza del Mipaaf conferma tutto l’interesse a rendere questa manifestazione l’unico momento per far crescere l’agriturismo”. Cresce il settore, +2,1% (dati dall’ultimo rapporto Istat). Nonostante crisi e recessione, l'agriturismo Italia continua a crescere. Nel 2014 il numero delle aziende ha raggiunto quota 20.897, 423 in più rispetto al 2013. Di queste 7.628 offrono contemporaneamente alloggio e ristorazione, mentre 10.184 sono quelle che uniscono all'alloggio le altre attività agrituristiche. Le aziende agrituristiche aumentano soprattutto al Nord, +6,1% e meno al Centro, +1,1% mentre sono in calo al Sud, -2,1%. La Toscana con 4.108 strutture e l'Alto Adige con 3.098, si confermano le regioni nelle quali l'agriturismo è maggiormente e storicamente radicato. Sempre dai dati Istat emerge che il 42,1% degli agriturismi con alloggio, il 46,9% di quelli con ristorazione e il 43,8% di quelli con degustazione è localizzato al Nord mentre il 41,9% delle aziende con altre attività è situato al Centro. Il quadro dipinto dall'istituto di statistica ha lievi tinte rosa, ma il dato è in crescita, dal momento che soltanto poco più di una azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile. L'agriturismo si conferma una realtà tipicamente italiana diversa dal turismo rurale degli altri Paesi europei. Negli ultimi dieci anni il comparto è cresciuto del 60,5%, da 13.019 a 20.897; quelle che offrono alloggio del 58,8%, da 10.767 a 17.102; mentre gli agriristori da 6.193 a 10.514, +69,8%. Crescono i posti letto, +94mila, quelli a sedere, +158mila, e crescono anche quelle che fanno altre attività, dalla degustazione alla fattoria didattica allo sport. L’identikit dell’agriturista. E’ stato presentato ad AgrieTour il tradizionale identikit dell’agriturista a cura del portale agriturismo.it. Tedesco, con una età attorno a 60 anni, che adora la Toscana. È questo l'identikit dell'agriturista tracciato da una indagine del portale Agriturismo.it “Il profilo del turista rurale 2015Le preferenze e le attese di chi sceglie l’agriturismo” presentata ad Agrietour in corso fino a domenica a Arezzo Fiere. Su un esercito totale di 5,4milioni di agrituristi, 3,5milioni hanno soggiornato negli ultimi 12 mesi e 4,8 milioni vorrebbero soggiornare nei prossimi 12 mesi. L'86% di chi ha vissuto l'esperienza in campagna la vuole ripetere, mentre chi non ci è mai stato, 40%, lo ha fatto perché non conosce l'offerta o perché non ci ha pensato. Percentuale che sale al 65% tra gli under 30. Invasione dall'Europa del Nord. Il grosso degli ospiti arriva per l'87% dall'Europa, l'8% dalle Americhe e il 5% è diviso tra Asia, Oceania e Africa. In Europa la parte del leone viene fatta dalla Germania, 35% dei turisti, seguita da Belgio e Olanda, 12%, e Regno Unito e Svizzera rispettivamente 8%, 6% Austria, 5% Francia. Toscana, la meta dei sogni. Tra le regioni preferite da italiani e inglesi prevale la Toscana, 54%, seguita da Umbria 34%, Marche e Sicilia. Per i tedeschi, in cime alla preferenze c'è ancora la Toscana, 35%, con la secondo posto Veneto, 20% e terza Friuli 14%. Non tutto è roseo. Le maggiori lamentele riguardano la banalità dei menù e dell'azienda, per il 40% dei tedeschi, 31% degli italiani e 24% degli inglesi. Segue l'accoglienza, scarsa per il 36% dei tedeschi, il rumore, ancora in tedeschi i primi a lamentarsi, 39%, mancanza di chiarezza e sporcizia. Ma quali crisi, i tedeschi vengono sempre in vacanza. Gli stranieri non sentono crisi, l'81% degli inglesi e il 78% dei tedeschi, ha infatti scelto l'agriturismo senza farsi influenzare dalla situazione economica, aspetto che invece ha toccato di più gli italiani, 39%. In campagna, buen retiro anche se per pochi giorni. Ha più di 60 anni l'agriturista medio inglese, 57%, mentre la fascia più consistente degli italiani va tra i 50 i 59 anni, 35% così come i tedeschi, 33%. Scarsa la presenza sotto i 30 anni, attorno all'1% tranne che per gli italiani, 3%. Esperienza da condividere e commentare con il mondo. Interessante anche il dato sull'approccio digitale e social dell'agriturista. Il 45% ha condiviso la propria esperienza su un social network, il 38% ha anche formulato una recensione. E se acquistare prodotti tipici piace farlo durante la vacanza, una volta a casa soltanto il 4% fa acquisti online. Il portale nazionale dell’agriturismo. Addio a spighe, margherite, quadrifogli e fiori, arriva la classificazione unica per tutti gli agriturismi così come avviene per gli alberghi. A trent'anni dalla nascita dell'idea che coniuga offerta turistica e agricoltura, il "sole" sarà il simbolo che da Nord a Sud valuterà gli agriturismi italiani. A raccogliere sotto il nuovo metodo le ormai oltre 20 mila strutture della Penisola è dal primo gennaio 2015, il portale del Ministero delle Politiche Agricole. Il sito www.agriturismoitalia.gov.it "agriturismo italia - vivi la terra delle emozioni", è stato presentato, insieme a un filmato che racconta l’agriturismo italiano, durante la prima giornata di AgrieTour. «Il metodo è stato elaborato tenendo conto delle attuali tendenze della domanda del mercato agrituristico in ambito nazionale ed estero», commenta Carlo Hausmann, del gruppo di lavoro Mipaaf-Ismea. «La metodologia è costituita da una griglia di valutazione di parametri omogenei delle aziende agrituristiche, che tengono conto del livello di comfort della struttura ricettiva, della qualità del contesto ambientale, delle caratteristiche dell'azienda e dei servizi che è in grado di offrire, in termini di valorizzazione dei prodotti tipici locali, del paesaggio e dei territori. Vuole garantire una identità ed un valore ufficiale all'agriturismo nazionale e deve essere considerata come uno strumento in continuo aggiornamento».
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13/11/2015, 14:05 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Ad AgrieTour gli stranieri studiano il modello italiano, unico al mondo ad avere una legge Pizza, pasta e… Agriturismo: all’estero diventa un “marchio” riconosciuto Israele studia ad Arezzo il modello italiano, ma non è il solo paese all’estero. Oltre 15 mila visitatori per la fiera di riferimento per il settore della vacanza rurale. Carlo Hausmann (AgrieTour): “Un comparto che è cresciuto proprio in questi anni all’interno della nostra fiera” Il termine agriturismo non è più tradotto, è una sorta di marchio di fabbrica e il modello italiano degli agriturismi, in particolare quello toscano, fa scuola nel mondo. Anzi, Israele lo ha proprio preso come esempio per costruire il futuro della agricoltura del Paese. «L'agriturismo italiano è considerato un esempio da seguire nel mondo. La considerazione parte dal fatto che crea lavoro stabile in situazioni anche difficili, è uno strumento di promozione sociale, fa in modo che si faccia turismo anche in aree considerate poco agevoli in quanto fuori dalle vie di comuicazione, lontane delle grandi città d'arte. Ma anche perché conserva un patrimonio esitente tramandandolo sia per quanto riguarda l'edilizia rurale, sia per la struttura produttiva dell'agricoltura che rischierebbe di scomparire», spiega Carlo Hausmann coordinatore tecnico di AgrieTour. Israele guarda all'Italia e alla Toscana per lo sviluppo agricolo. «Gli altri Paesi del mondo ci hanno studiato in quanto hanno visto le nostre qualità di aziende che si trovano in collina e in montagna e non vicino alle città, strutture che utilizzano molto lavoro femminile e attirano i giovani». Il modello italiano è stato analizzato da organismi dell'America Latina, dell'Est Europa e dell'Oriente, Cina compresa, Nord Africa e Israele. «Israele ha chiesto e ottenuto un progetto di cooperazione con l'Italia sulllo sviluppo rurale, il modello italiano è quello che considerano il migliore al mondo». Israele ha proprio vissuto in prima persona l'esperienza italiana. «Hanno fatto quattro missioni in Toscana, anche l'allora ministra dell'agricoltura, per verificare di persona come funzionano le aziende. I risultati sono stati così positivi che nella Galilea del Nord all'ingresso di una azienda agrituristica un cartello stradale recita “la Toscana in Galilea” per richiamare accoglienza, buon vivere, buona cucina». Poche regole e semplici, il modello italiano che viene esportato. Quello che funziona e che viene copiato dagli altri Stati sono quegli aspetti alla base della normativa italiana sugli agriturismo a partire dalla classificazione per arrivare alla formazione e allo snellimento della burocrazia. «Gli aspetti in particolare sono tre, la connessione, la prevalenza e la tassazione che sono considerati un modello in quanto semplici e applicabili facilmente in tutto il mondo». Hausmann spiega questi tre aspetti. «Per connessione l'Italia intende che in agriturismo si possono fare solo attività direttamente connesse con la produzione agricola. Quindi niente discoteche, piste di go kart o villaggi turistici. Con prevalenza si intende la prevalenza dell'attività agricola rispetto al turismo. Con semplici tabelle viene calcolato il tempo dedicato alle varie attività. Infine la tassazione che prevede un 25% forfettario su tutto ciò che viene incassato». Piccolo e diversificato, la forza dell'agriturismo made in Italy. Nonostante gli anni di crisi, il settore ha sempre continuato a crescere, lentamente, ma omogeneamente su tutto il territorio. «Certo una crescita in forme diverse perché ogni zona ha un suo progetto originale. È questo sistema, basato sulla somma di cose particolari che crea interessa nel mondo dove invece i progetti sono molto grandi, tutti uguali, omologati». Le cinque chiavi per aprire gli agriturismi. E per valorizzare e promuovere gli agriturismi italiani, il portale www.agriturismoitalia.gov.it punta su cinque chiavi di accesso, cinque critiri per la scelta. Si tratta di «vivere la campagna, per una esperensiza attiva dove l'ospite è protagonista; mangiare tipico che riunisce tutto il tema dell'enogastronomia compreso imparare a cucinare; benessere nella natura dove al centro non ci sono le spa, ma un concetto autentico di stare bene nell'attività all'aria aperta nel mangiare sano; un luogo per le famiglie in molti si stanno specializzando per accogliere bambini e genitori e fare viveder loro esperienze insieme con l'agriturismo che si affianca alle 3mila fattorie didattiche; ospitalià a misura d'uomo dove il grande cavallo di battaglia è l'accoglienza, vivere la vita stessa della fattoria».
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15/11/2015, 12:05 |
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