Io ho notato circa un mese fa su una mia arnia (quella nella quale ho trovato la regina sul predellino) che c'erano molte api morte davanti all'arnia, api di un colore diverso, quasi completamente nere.
Ho pensato ad un saccheggio da parte di api straniere, e, visto che la cosa non si è più ripetute, ho lasciato perdere.
Ieri la mia ragazza mi ha detto che verso le 10:30-11:00 del mattino, davanti alla porticina di uno sciame in un portasciami che poi la sera ho travasato, c'erano delle api "normali" che lottavano contro delle api quasi nere, sembravano che le cacciassero, come se ci fosse un saccheggio in corso.
Mi sono informato ed ho trovato che le api "nere" hanno il cosiddetto "
Mal Nero" o "
Mal della Foresta", sintomo che si manifesta da Marzo a Ottobre e che, stando a quello che si legge in giro, scompare da sè.
La causa risulta incerta ma la
malattia si riconosce perchè ci sono Api senza peli e scure che vengono cacciate via dall'arnia, la classificazione della
malattia è "Infezione intestinale di lieve entità", cito:
"Le api colpite perdono i peli del corpo, si presentano di colore scuro e vengono cacciate dall'arnia dalle api sane.In genere sono colpite le bottinatrici e normalmente la malattia scompare da sola col progredire di raccolti abbondanti e vari."Raramente porta alla morte della famiglia, ci sono diversi metodi per la propagazione della
malattia e per il contenimento c'è la pulizia degli alveari e sostituzione di almeno 2 favi l'anno, altre non ne ho trovate.
Dicono anche che possono essere colpite anche le famiglie forti, ma normalmente siccome è una
malattia delle api adulte, queste vengono cacciate dall'arnia e la famiglia si riprende da sè.
Qualcuno ne ha avuto a che fare?
Sapete se c'è un metodo per "curare" o contenere il più possibile la
malattia in modo che non infetti anche le altre arnie?
Non vorrei preoccuparmi troppo
, ma purtroppo non voglio che mi muoia una famiglia per una
malattia alla quale, nonostante avessi fatto tutto quello che dicono per prevenirla, l'hanno presa ugualmente
Saluti.