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Cipollarossa - orto 2015 
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Iscritto il: 27/11/2014, 17:23
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Ciao forum!
E' il mio primo thread dopo quello di presentazione... sono certo che perdonerete i mille dubbi del dilettante. :oops:

Ho letto un bel po' di discussioni, e prima di accingermi a ideare il mio primissimo orto domestico su una superficie di circa 200 metri quadri mi e quindi vi chiedo:

ha senso in questo scenario fare effettuare un'analisi del terreno?

Leggo che i costi possono variare da "poche decine di euro" a cifre molto significative...
Inoltre, chi si occupa di queste analisi?
Ipotizzo che per un orto lo strato significativo sia quello più superficiale, ed immagino esistano diverse tipologie di analisi...

Ma mi fermo qua con le domande: per me è tutto veramente nuovo e sono certo che le vostre risposte e suggerimenti saranno un'ottima guida!


13/12/2014, 20:59
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Magari non vi è nemmeno bisogno di fare delle analisi, a meno che non ci siano esigenze specifiche...
dacci una descrizione del campo, la terra è coltivata, non lo è, da quanto tempo... che colore è la terra e
come si presenta, l'esposizione....

Ciao

_________________
Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


13/12/2014, 21:05
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Grazie JeanGabin per la celerissima risposta!!
JeanGabin ha scritto:
Magari non vi è nemmeno bisogno di fare delle analisi, a meno che non ci siano esigenze specifiche...

In effetti avevo aperto l'argomento proprio per conoscere meglio l'oggetto 'analisi del suolo' in sé, allo scopo di poter consentire a ciascuno di scegliere su basi razionali se e quando sia opportuno avvalersene in un piccolo orto.

Seguo il tuo ragionamento e presento i miei 200 m², oltre a quelle che presumo siano le 'esigenze specifiche' del caso.
JeanGabin ha scritto:
dacci una descrizione del campo, la terra è coltivata, non lo è, da quanto tempo... che colore è la terra e come si presenta, l'esposizione....

Quel pezzo di terra è stato coltivato ad orto familiare per qualche decennio, poi è rimasto inutilizzato per circa otto-nove anni.
In questo ultimo lasso di tempo l'erba, dove cresce, è stata regolarmente polverizzata con quello che credo si chiami trinciatore, o "macinone". Dove non cresce erba ogni residuo vegetale, foglie e rami, è stato sistematicamente asportato.
All'inizio di settembre è stata fatta, cito mio suocero, una "lavorazione eseguita con estirpatore per una profodità di 30-40 centimetri, pareggiato il terreno con erpice rotante".
Sul colore... mi metti in imbarazzo! E' un po' un caos intendersi a parole; io lo descriverei come 'grigio', inserisco una fotografia scattata dopo settimane di acquazzoni all'unico pezzettino coltivato attualmente, per maggior chiarezza:
Allegato:
TN_20141101_103950.jpg
TN_20141101_103950.jpg [ 137.69 KiB | Osservato 1309 volte ]

Dalla foto si può intuire anche qualcosa dell'esposizione, immaginalo diviso in tre fasce:
  • una, verso lo sfondo dela foto, costantemente coperta dall'ombra di cespugli di forse-acacia e roveri;
  • una seconda che riceve poche ore di illuminazione diretta, mentre nel resto della giornata è coperta da un albero;
  • la terza che è in pieno sole da poco prima di mezzogiorno fino al tramonto.
Vorrei sfruttare questo pezzo di terra per una produzione continua di tutto ciò che può venire fuori a partire, questa primavera, principalmente da solanacee (pomodori, peperoni, forse qualche Physalis L.) e aromatiche.

Le esigenze particolari sono soprattutto legate al fatto che a questo che sarebbe solo un bell'hobby posso dedicare un budget ristretto, che non mi consente di sprecare alcunché in concimazioni di lusso.
C'è infine, oltre ai vincoli imposti dall'ambiente descritto sopra, anche la volontà di utilizzare strumenti e metodi ispirati al metodo biologicho, paradossalmente unito al vincolo di non poter utilizzare compost o concimi di origine animale semplicemente 'maturi'.
Quest'ultimo vincolo, imposto dal cortesissimo 'padrone di casa', implica che ciò che metto in terra sia per forza di cose più costoso... per intenderci: niente stallatico maturo, sì allo stallatico pellettato,

Che ne dite?
Oltre a questo ci sono le esigenze ambientali esposte in precedenza


19/12/2014, 18:30
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ciao l'unico problema serio è l'esposizione solare, che a quanto hai descritto c'è una bella scarsità di luce. sedevi piantare solanacee non avrai grandi risultati, le melanzane i peperoni se messi in ombra non rendono come dovrebbero, fra questi il pomodoro sarà quello che si adatterà meglio.


19/12/2014, 19:28
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Marcello, ottimo, grazie della dritta!
Sono da poco nel forum, ma ti leggo sempre volentieri!

Mi hai anche suggerito che esistono pomodori che producono qualcosa anche al di fuori del sole pieno... accetto dritte sulle cultivar più indicate!
La parte in ombra sarebbe destinata ad alcune aromatiche, decierò in seguito quali, e a quello che in ombra può crescere (?)... non escludo qualche pianta di Capsicum pubescens che al sole qua in Pianura Padana è un dramma far produrrre!

Il maggior cruccio al momento (pre-pianificazione) è: ha senso comprendere ciò che è esattamente il suolo a mia disposizione? Dal punto di vista costi-benefici è consigliabile per così 'poca' terra? Con piante esigenti e concimi necessariamente più costosi rispetto al semplice letame maturo?


19/12/2014, 19:37
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fai un analisi con cartine tornasole per vedere se acido o alcalino. per i pomodori dipende dalla varietà quelli da insalata andrebbero bene, ma anche ciliegino datterino questi pomodori producono bene anche con mezza giornata di sole, i peperoni ti consiglio i corno di toro e friggitelli, i peperoni normali vogliono moltissimo sole. di solito io concimo di fondo con stallatico ben maturo, ma puoi usare del pellet anch'esso molto buono.


19/12/2014, 23:12
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(Torno sul forum dopo qualche tempo, scusate per aver abbandonato il discorso a metà :oops: )

Ho misurato il pH dell'orticello con i metodi descritti più volte sul forum... Il risultato è lievemente preoccupante: il pH a 7,3-7,5 non sembra essere quello adatto alle piante che vorrei coltivare.
A questo punto, più che sul pellettato mi orienterei sullo stallatico sfarinato di cavallo che riesco a trovare ad un prezzo decente... sto anche leggendo un ottimo file indicato da eugenio in un'altra discussione ("Il pH dei suoli").

Tornano fuori i dubbi sull'opportunità di un'eventuale analisi del terreno: da totalmente inesperto in materia, sul quantitativo di stallatico da applicare cosa faccio... vado ad occhio (due-tre dita di spessore?) per poi giudicare se l'apporto è corretto dal comportamento delle piante, oppure è meglio cercare di comprendere in maniera analitica la natura del suolo, oppure...

A voi la palla!


24/01/2015, 15:00
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ciao 7 dovrebbe essere neutro, poi se vuoi un esame piu approfondito devi mandare un campione ad analisi ma secondo me non serve. stai tranquillo spargi un po di letame pellettato quando lavori il terreno.


24/01/2015, 22:54
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Ciao! Ottimo, farò come dici e ci vediamo ne 'Il mio orto'.


24/01/2015, 23:00
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Formazione: diploma in elettronica
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il tuo terreno è leggermente acido ed è ottimo per tutte le piante... poi puoi cambniarlo un po..

io comincerei con spargere della calciocianamide che è un po alcalina nutre la terra e uccide le bestioline cattive (disinfettante) :-) e con rastrello lo incorpori nella terra
poi dopo 15 giorni
spargi del concime organico e vanghi ..... e lasci la terra così
poi prima di seminare o trapiantare pareggi con il rastrello...
e dopo un po metti un po di granulare complesso organico vicino alle piantine o innaffi con un concime liquido...
cioa nino
auguri

_________________
Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


25/01/2015, 1:10
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