Invio per conoscenza, con la preghiera del massimo risalto. La RAI, nonostante le pressioni anche del Ministero della Sanità, ancora non ha risposto. Il nostro obiettivo è di ottenere, come "riparazione" alla cattiva e pericolosa informazione fatta nella trasmissione "La prova del Cuoco" del 22 maggio u.s. durante la quale è stato cucinato in diretta un fungo velenoso, una Pubblicità Progresso (il Ministero della Salute ne avrebbe già una pronta) che informi, in chiave di prevenzione igienico-sanitaria, sul consumo dei funghi selvatici. Tutti si dovrebbero ricordare delle morti e delle intossicazioni gravissime avvenute nell'autunno 2012. Vorremmo riuscire ad organizzare una vera e propria "campagna informativa" in occasione del prossimo autunno, stagione durante la quale il numero dei raccoglitori di funghi spontanei è molto alto. Chi scrive è, assieme al Dr. Carmine Siniscalco, Referente nazionale per la Micotossicologia dell'Associazione Micologica Bresadola - AMB (www.ambbresadola.org). l'AMB è Associazione riconosciuta APS. Cordialità. Luigi Cocchi

Il Centro Antiveleni di Milano, l’Associazione Micologica Bresadola e il Centro Studi
Micologici con la presente ritengono doveroso segnalare che, nella trasmissione mattutina
TV di RAI 1, di giovedì 22 maggio 2014 “La Prova del Cuoco”, condotta da Antonella Clerici,
è stata data, in merito alle tematiche micotossicologiche, un’informazione sbagliata e molto
pericolosa per la salute pubblica.

Debbo reintervenire dopo la vicenda Gyromitra alla Prova del Cuoco. Non voglio apparire nè pignolo né animato da spirito di persecuzione, ma si guardi, nell'immagine allegata, la qualità dei funghi che sono stati proposti, nella preparazione di un piatto, durante la "Prova del Cuoco" del 27 novembre 2014. I "buchi" che si vedono chiaramente (tecnicamente vengono detti "tramiti") sulle fette di porcini crudi deposte sul piatto sono prodotti dai vermi che hanno colonizzato la cappella del fungo...quei funghi erano sicuramente da buttare...Saluti.
Luigi Cocchi, referente per la Micotossicologia dell'Associazione Micologica Bresdaola

Queste cose sono vergognose, considerano lo spettatore uno sprovveduto e non mettono a repentagluo ka sua sicurezza.
Marco, la tua lotta è ammirevole.

Le segnalazioni sono di Luigi Cocchi e Carmine Siniscalco
Referenti nazionali per la Micotossicologia dell’Associazione Micologica Bresadola–Centro Studi Micologici (AMB–CSM)
http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... cat_id=290

Come già scritto nell'articolo, la cosa peggiore è l'inserimento di bestialità all'interno di un'informazione tutto somnato credibile. L ascoltatore in quel momento non ha un atteggiamento critico, è fiducioso e assimila l'informazione dannosa senza accorgersene. A meno che non sia un esperto.

Qualche anno fa il famoso geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi su La7, parlando degli allevamenti intensivi, male ovviamente, ma questo è comprensibile, affermò ad un certo punto che gli allevatori di suini li ingrassano dando loro anche plastica e cemento. Sentito con le mie orecchie. Ora, sfido chiunque a far campare un suino in questo modo.
Scusa se mi sono dilungata, spero che gli operatori dell'informazione, capiscano la responsabilità che comporta il loro lavoro.

http://m.youtube.com/watch?v=ATokHTnzrds" target="_blank
Tratto da "La gaia scienza" , La7, 2012 , al minuto 2 e 40'' .
Alcune cose vere e molte bestialità espresse in maniera superficiale.