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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Apro questo post per raccogliere commenti e racconti riguardo questa piaga che affligge molte zone del nostro Paese e che ogni anno, per colpa di persone sciagurate o malate, fa scomparire ettari di bosco. Scambiandoci esperienze ed opinioni, speriamo di riuscire a sensibilizzare quante più persone possibile! Ciao, Luke
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29/06/2012, 9:44 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Nei prossimi giorni è prevista una forte ondata di caldo, che fa aumentare ancor di più il pericolo di incendi boschivi in tutto il Paese! Data la natura di questo Forum, mi rivolgo in particolare a chi intende eseguire le operazioni agronomiche di abbruciamento dei residui colturali: se proprio lo deve fare (io sono più propenso alla trinciatura e interramento o compostaggio, quando possibile), che si accerti che nella propria Regione e nel proprio Comune sia consentito in questo periodo ed, eventualmente, in che fascia oraria. Sopratutto ci raccomandiamo tutti che la persona che esegue l'operazione sia cosciente di quello che sta facendo perchè potrebbe mettere in pericolo vite umane, ettari di bosco ed edifici. Non vi fidate mai della propria esperienza: non conta il fatto che siano 30 anni che bruciate i residui colturali, anzi l'eccessiva sicurezza è tra le prime cause che permette ad una ripulitura, magari perchè non controllata, anche con una semplice folata di vento, di "scappare" e dare vita ad un incendio!!! Ciao, Luke
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29/06/2012, 9:57 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Riporto qui delle indicazioni su come comportarsi in caso di incendio che il C.F.S. ha inserito nell'ultima newsletter n.892 del 28/06/12.
COME PREVENIRE GLI INCENDI DI BOSCO Non gettare mai mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi. Non accendere mai fuochi nel bosco, se non in aree a ciò destinate. Non parcheggiare mai l'auto sopra erba o foglie secche. Non abbandonare mai rifiuti nel bosco e/o fuori dalle regolari discariche. Non bruciare mai stoppie, paglia o altri residui agricoli vicino al bosco o ad altre aree incolte. IN CASO DI AVVISTAMENTO DI UN INCENDIO Avvisare subito il Corpo forestale dello Stato, telefonando al numero 1515 o agli altri numeri di pronto intervento. Segnalare il luogo dove si scorge il fumo o si vedono le fiamme, comunicando località e Comune. Non riagganciare fino a che l'operatore non abbia dato conferma. Non avere timore a fornire il proprio nome, cognome e telefono; si tratta di informazioni riservate, che non saranno comunicate a estranei, necessarie a chiedervi ulteriori dettagli e a scoraggiare le chiamate di disturbo. Se possibile, fornire ulteriori informazioni: Entità e descrizione del fumo (colonna di fumo bianco leggero oppure colonna di fumo nero, colonna di fumo isolata oppure più colonne allineate). Presenza di abitazioni, elettrodotti, strade e ferrovie. Tipo di vegetazione e bosco: incolti, pascoli, pinete, querceti, macchia mediterranea, ecc. COMPORTAMENTI DA TENERE IN CASO DI INCENDIO Assicurarsi una via di fuga considerando il percorso stradale in relazione alla direzione dell'incendio. Non allontanarsi dal veicolo che garantisce una buona possibilità di sopravvivenza durante il passaggio del fuoco; fermare il veicolo in zone aperte e prive di vegetazione; mantenere le luci accese, chiudere i finestrini e le prese d'aria. Non sostare in zone sovrastanti l'incendio o sottovento. Non fermarsi a osservare l'incendio lungo la strada; se la strada è chiusa, non accodarsi ma tornare indietro. Facilitare l'intervento dei mezzi di soccorso, non ingombrando la strada con l'autovettura. Non lasciare parti del corpo scoperte. Non fuggire in preda al panico cercare un punto in cui sia possibile attraversare il fuoco e portarsi senza esitazione né ripensamenti sulla zona già bruciata. Seguire sempre le indicazioni date dal personale o dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.).
Fonte Ispettorato Generale C.F.S.
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29/06/2012, 10:02 |
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AlessL
Iscritto il: 11/02/2011, 18:42 Messaggi: 385 Località: Siracusa
Formazione: Laurea in Produzione e Difesa dei Vegetali - Dottore Agronomo
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COMUNICATO REGIONE TOSCANA
Con il mese di luglio è scattato il periodo ad alto rischio incendi boschivi. Fino al 31 agosto sono perciò vietati l’accensione di fuochi e l’abbruciamento di residui vegetali ed eventuali operazioni che possano creare pericolo d’incendio nei boschi e in una fascia di 200 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno. L’unica eccezione riguarda l’abbruciamento di materiali provenienti da potatura e ripulitura nei castagneti da frutto, a condizione che sia effettuato dall’alba e fino alle 9 del mattino, in spazi vuoti e ripuliti dalla vegetazione e concentrando il materiale in piccoli cumuli. Nella fascia oltre i 200 metri dal bosco, gli abbruciamenti e le accensioni sono consentite dall’alba e fino alle 10 del mattino, ma anche in questi casi è comunque necessario adottare cautele per evitare il propagarsi del fuoco: tenere l’abbruciamento sotto controllo costante e abbandonare la zona solo dopo essersi accertati che i residui siano completamente spenti e non rischino di attivarsi nuovamente a causa del vento. E’ comunque fatto divieto assoluto di accensione fuochi in presenza di vento intenso. In ogni caso prima di effettuare operazioni di abbruciamento è opportuno darne comunicazione ai competenti Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato. La mancata osservanza dei divieti comporta sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 120,00 a un massimo di 2.066,00 euro. Nel periodo a rischio le Province hanno facoltà di proibire l’accensione di fuochi su tutto il territorio provinciale, anche oltre la fascia di 200 metri, come nel caso della Provincia di Lucca che ha vietato qualsiasi abbruciamento di residui vegetali su tutto il territorio provinciale, anche nelle zone poste al di fuori dei boschi e nei castagneti da frutto, fino al 30 settembre incluso. In caso di incendio chiamare la sala operativa della Regione Toscana In caso di avvistamento di incendi boschivi, tutti i cittadini sono invitati a contattare la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Regione Toscana che risponde al numero verde – 800 425 425 – ed è attiva h 24 tutto l’anno. Il numero è integrato con i numeri del Corpo forestale dello Stato 1515 e dei Vigili del fuoco 115. In questo periodo ad alto rischio, per migliorare l’efficacia degli interventi, sono attivi anche nove Centri Operativi Provinciali (COP) con orario 8-20. Pronto intervento di 3600 uomini, 1300 mezzi e 10 elicotteri Per tutta l’estate, la Toscana potrà contare su una forza complessiva di intervento composta da 1.300 mezzi terrestri e 3600 uomini operativi addestrati. La flotta aerea regionale dispone, nello schieramento massimo estivo, di 10 elicotteri per il supporto nello spegnimento degli incendi, gestiti operativamente dalla SOUP. Il Dipartimento della Protezione Civile, tramite il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), attiva, su richiesta della SOUP regionale, mezzi della flotta aerea nazionale, in occasione di eventi di particolare gravità che possono avere implicazioni sulla tutela e l’incolumità dei cittadini. A giugno 29 incendi. Più colpite Pisa, Arezzo, Firenze e Grosseto Nel mese di giugno 2012 si sono registrati 29 incendi di bosco nei quali sono andati in fumo, in tutto, circa 6 ettari di superficie boscata. La superficie boscata media ad evento si stima in 0,22 ettari: un dato in linea con le medie di riferimento degli ultimi 5 anni. Un risultato considerato rilevante se si considera l’andamento meteo climatico del mese appena concluso. Gli incendi si sono sviluppati sulla quasi totalità delle province toscane, ad eccezione di Prato; il territorio della provincia di Pisa è il più colpito per numero di incendi (6), seguito da Arezzo e Firenze (5 a testa), Grosseto (4) e Lucca che ha fatto registrare 3 eventi. Nelle province di Livorno e Pistoia si sono verificati 2 incendi ciascuna, mentre sia a Massa Carrara che a Siena si registra un solo un incendio di bosco. L’Organizzazione regionale AIB (anti incendi boschivi) è intervenuta su tutti questi eventi con le proprie squadre costituite da operai forestali degli Enti competenti, da operai dei Comuni, dal personale dei Parchi regionali, dai volontari soci delle Associazioni convenzionate, con l’ausilio di personale CFS e VVF, in base alle convenzioni e agli accordi stipulati tra questi organismi e la Regione Toscana. L’organizzazione regionale AIB è stata chiamata ad intervenire anche su 50 incendi sviluppatisi in aree non boscate, sui quali ha operato a supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha competenza diretta su queste aree. Dal 1° al 30 giugno inoltre la Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Toscana ha gestito 33 false segnalazioni: un dato in netto calo rispetto agli ultimi 5 anni nei quali la media del mese di giugno era stata di oltre 56 false segnalazioni.
Fonte: Toscana notizie
_________________ Alessandro Lutri
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02/07/2012, 16:54 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Aggiornamento dal C.F.S.: RADDOPPIATI I ROGHI NEI PRIMI MESI DEL 2012 Nel periodo 1 gennaio - 30 giugno 2012 si sono verificati circa 2.500 incendi boschivi che hanno interessato circa 10.000 ettari di superficie percorsa dal fuoco, suddivisi in circa 6.800 ha di superficie boscata e 3.200 ha di superficie non boscata. In termini provvisori e di stima, il confronto dei dati statistici relativi al fenomeno degli incendi boschivi, relativamente al periodo 1 gennaio - 30 giugno, con riferimento all'anno precedente, evidenzia un aumento del numero degli eventi (circa il 76% in più di incendi rispetto all'anno precedente) associato ad un più contenuto aumento delle superfici colpite (circa il 57% in più di superficie totale rispetto all'anno precedente). Durante il periodo invernale, a causa delle particolari condizioni climatiche e dei conseguenti fattori predisponenti sfavorevoli che hanno interessato molte Regioni a seguito di forti nevicate, si sono verificati numerosi incendi in più rispetto alla media del periodo, soprattutto per le Regioni del Centro-Nord, che da sole fanno registrare circa il 45% degli eventi e il 50% delle superfici percorse dal fuoco rispetto al totale nazionale. Fonte: Newsletter Corpo Forestale dello Stato ( http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5244)
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08/07/2012, 23:59 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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qui in Sicilia già ci sono stati diversi incendi anche con intervento aereo. Il servizio antincendi è già attivo da tempo. Chiaramente tutti i comuni hanno emanato l'ordinanza di pulizia terreni. permettimi una nota, ormai non è permesso più la bruciatura dei residui colturali e comunque qui si brucia/va fino a primavera. chiaramente una volta entrati nella stagione secca oltre che non permesso era impensabile accendere fuochi, pensa con temeprature come questi giorni che superano anche i 40 gradi.
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14/07/2012, 12:49 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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marco77 ha scritto: qui in Sicilia già ci sono stati diversi incendi anche con intervento aereo. Il servizio antincendi è già attivo da tempo. Chiaramente tutti i comuni hanno emanato l'ordinanza di pulizia terreni. permettimi una nota, ormai non è permesso più la bruciatura dei residui colturali e comunque qui si brucia/va fino a primavera. chiaramente una volta entrati nella stagione secca oltre che non permesso era impensabile accendere fuochi, pensa con temeprature come questi giorni che superano anche i 40 gradi. Ciao Marco, la bruciatura dei residui colturali non è più permessa a livello nazionale? Per me comunque è una tecnica che, con un po' di organizzazione all'interno dell'azienda e tra comuni, è da ritenersi obsoleta. Ciao, Luke
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14/07/2012, 13:06 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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dovrebbe essere il recepimento di un regolamento comunitario viene considerato smaltimento irregolare di rifiuti non pericolosi. avevo aperto una discussione in arboricoltura. condivido ma immagina chi non può permettersi il trincia deve portare in discarica. c'è solo una eccezione se viene emesso un decreto per distruzione fitosanitaria, allora puoi bruciare. visto la sezione però ti faccio una domanda, e nei cantieri forestali a questo punto sai che non possono bruciare le ramaglie, e quindi dico io in cantieri poco accessibili cosa devono fare? risultato notavo che qui i cantieri organizzati dalla forestale per pulire le piste taglia fuoco o dopo che tagliavano qualche albero poi bruciavano le ramaglie.....quando il controllore non è controllato
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14/07/2012, 17:20 |
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mighelito
Iscritto il: 12/04/2012, 17:16 Messaggi: 498
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Vi riporto l'esperienza della mia zona..da quando è stato abolito il Servizio "VOLONTARI" Antincendio c'è stata una riduzione degli incendi boschivi del 50%...puo' essere una coincidenza ...ma poco ci credo ..forse a qualcuno conveniva appiccare fuochi nei boschi..
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14/07/2012, 18:03 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
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marco77 ha scritto: dovrebbe essere il recepimento di un regolamento comunitario viene considerato smaltimento irregolare di rifiuti non pericolosi. avevo aperto una discussione in arboricoltura. condivido ma immagina chi non può permettersi il trincia deve portare in discarica. c'è solo una eccezione se viene emesso un decreto per distruzione fitosanitaria, allora puoi bruciare. visto la sezione però ti faccio una domanda, e nei cantieri forestali a questo punto sai che non possono bruciare le ramaglie, e quindi dico io in cantieri poco accessibili cosa devono fare? risultato notavo che qui i cantieri organizzati dalla forestale per pulire le piste taglia fuoco o dopo che tagliavano qualche albero poi bruciavano le ramaglie.....quando il controllore non è controllato Marco avevo sentito tempo fa che era cambiato qualcosa a riguardo, se ritrovo qualcosa lo posto; intanto sul sito della Regione Toscana viene riportato questo: http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/agricoltura/incendi_boschivi/rubriche/cosa_fare_per/visualizza_asset.html_1218703206.html. Credo quindi che, con le rispettive precauzioni, sia possibile. mighelito ha scritto: Vi riporto l'esperienza della mia zona..da quando è stato abolito il Servizio "VOLONTARI" Antincendio c'è stata una riduzione degli incendi boschivi del 50%...puo' essere una coincidenza ...ma poco ci credo ..forse a qualcuno conveniva appiccare fuochi nei boschi.. La questione è delicata e complessa, da aprire un post a parte! Per mia esperienza personale in un'associazione di volontariato AIB, posso dire che più della metà del servizio regionale toscano AIB è svolto con grande efficienza dai volontari, quindi non si può di certo generalizzare! Almeno in Toscana, ma so anche il molte altre Regioni come Piemonte e Liguria, le associazioni ricevono sovvenzioni dai Comuni tramite convenzioni, cioè indipendentemente se vengono fatti o meno interventi di repressione incendi. Ciao, Luke
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14/07/2012, 18:35 |
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