|
Nascita dei puledri e allevamento dei cavalli
Autore |
Messaggio |
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
La primavera è arrivata,
le cavalle gravide hanno una bella pancia, si avvicinano le prime nascite. Anzi forse sono già nati molti puledri.
Una magia che si ripete ogni anno.
Quest'anno ho tre cavalle gravide. Anzi due, perchè la prima ha già partorito venerdi scorso.
Io quando nasce un puledro di solito passo la notte in campagna. La nascita è annunciata da una serie di segni premonitori, le mammelle che "muovono", i muscoli del posteriore che si rilassano, il latte che fuoriesce dalle mammelle..., al punto che si può dire, con buona approssimazione, "stanotte nasce...".
Proverò a parlare di questi segni, anzi di partire dall'inizio, dalla fecondazione per arrivare alla nascita e passare all'allevamento del puledro...
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
19/04/2010, 14:45 |
|
|
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
Anzi, devo fare una precisazione: quello che scriverò è frutto delle mie esperienze personali.
Non ha la pretesa di alcun valore scientifico ne di verità assoluta.
Rappresenta solo, questo si, una sintesi delle cose che mi sono successe in questi anni in cui qualche puledro è nato a casa mia!
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
19/04/2010, 14:50 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
La storia comincia in primavera. Prendiamo l'ipotesi di una cavalla al primo ingravidamento.
Intanto la gestazione di una cavalla dura 11 mesi, è importante tenerne conto in quanto la data in cui ingravidiamo la nostra cavalla determina il periodo in cui nascerà il puledro, che è poi importante in funzione dell'utilizzo cui pensiamo di destinare il nascituro.
Ad esempio, i cavalli destinati alle discipline che contemplano un Futurity, come tante discipline western, si preferisce farli nascere presto in quanto si formeranno prima e l'addestramento potrà essere cominciato prima, si avrà cioè più tempo per affinare la preparazione visto che l'esordio, il futurity appunto, si ha nella fine del terzo anno dalla nascita. I puledri che nascono quest'anno scenderanno in arena a novembre 2013 e inizieranno l'addestramento a inizio 2012, cioè molto precocemente, di qui la tendenza a farli nascere presto.
Di contro una nascita molto precoce mal si combina con una gestione al pascolo degli animali, questo a causa delle intemperie atmosferiche.
Personalmente dirò anche che una nascita tanto precoce è un pò contro i ritmi della natura, ma per i cavalli sportivi guida il business.
Comunque in funzione dei nostri obiettivi e dei nostri criteri di allevamento e stabulazione (brada, pascolo, scuderia...) sceglieremo il tempo in cui fecondare la nostra pupilla.
A questo punto dovremo scegliere lo stallone con cui ingravidarla...
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
19/04/2010, 14:53 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
Dico subito che la materia su cui ci apprestiamo a discutere (il plurale è legato alla speranza che ci siano contributi di molti) è opinabile, molti possono essere i punti di vista non essendo l'allevamento una scienza esatta. Io parlerò del tema dal punto di vista delle mie esperienze in proposito. Lungi quindi da me l'idea di dire verità assolute.
La scelta dello stallone è un'attività molto bella ed intrigante. La ricerca deve partire per tempo in modo da avere tutto ben definito quando arriva il mitico momento della fecondazione.
La prima cosa da considerare è la razza della nostra cavalla e le sue caratteristiche.
Relativamente alla razza, di norma, si cerca uno stallone della stessa razza.
Per le caratteristiche morfologiche c'è poi un lavoro molto importante da fare.Sforziamoci di valutarla anche in maniera obiettiva. Lo so che è la nostra e per noi è la più bella e brava di tutte, tuttavia non esiste il cavallo perfetto. Quindi facciamo un esame obiettivo e cerchiamo nello stallone la compensazione dei difetti che inevitabilemnte troveremo in lei. Facciamoci anche aiutare da chi ha più esperienza di noi e del quale possiamo fidarci (magari non il proprietario di un potenziale stallone che potrebbe non essere così obiettivo). Così se, ad es, la nostra cavalla è un pò lunga e la accoppiamo con uno stallone anche lui un pò lungo aumentano le probabilità di avere un puledro un pò lungo. Quindi in questo caso cercheremo uno stallone bello compatto sperando che i geni si combinino nel migliore dei modi. Se sarà un pò leggera di posteriore cercheremo uno stallone con un bel cu**ne perchè compensi, e così via.
Una volta che avremo chiare le caratteristiche morfologiche che cerchiamo, informiamoci ed andiamo a vedere gli stalloni che ci possono interessare.
Scartiamo quelli che non sono in linea con i nostri obiettivi, quando poi ne avremo trovato uno che ci può andar bene c'è ancora del lavoro da fare.
A questo punto bisogna valutare il carattere di questo stallone. A mio avviso un cavallo, per fare lo stallone, non basta che sia bello. Deve anche essere equilibrato, deve quindi aver dato prova di essere alla mano. Cioè dobbiamo conoscerne la storia e sapere che lavora volentieri, anche in mezzo ad altri cavalli, oppure, meglio, dobbiamo vederlo montato. Anche il cavallo che avesse partecipato con buoni risultati a delle gare dovremmo vederlo montato perchè c'è più di un sistema per ridurre la libidine di uno stallone in prossimità di un evento importante.
Vediamo come si comporta con il cavaliere, un bravo cavallo di buon carattere non è di per se garanzia assoluta di un buon puledro, però è meglio uno bravo di uno cattivo.
Valuatata questa cosa cerchiamo di vedere dei suoi prodotti, meglio se più di uno, potremo così valutare se è uno stallone che "segna" i suoi prodotti (ci sono stalloni che vedi i loro puledri e dici "...sono figli di quello stallone..."), e potremo anche valutare il carattere che trasmette. Se sono tutti intrattabili è molto probabile che anche il nostro lo sarà, mentre se sono tutti disponibili al lavoro è più probabile (non garantito) che lo sarà anche il nostro.
Fatto questo giro tra tutti i papabili avremo tutti gli elementi per scegliere. Diciamo anche che a volte potremmo non trovare proprio tutte tutte le caratteristiche che cerchiamo, in questi casi (che sono la quasi totalità) dovremo scegliere, come sempre, il miglior compromesso.
Una cosa da non fare è scegliere lo stallone per il colore (a meno che non alleviamo Paint o Appaloosa) ma per la sua morfologia, la sua attitudine e i suoi prodotti.
Scelto il casanova, prendiamo accordi con il proprietario e prepariamoci...
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
19/04/2010, 16:36 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
Ancora sullo stallone è da considerare che buoni appiombi, equilibrio ed armonia delle forme, bella incollatura, bella testa (coerentemente con le caratteristiche della razza) sono requisiti di base. Come lo sono la disponibilità al lavoro, che non è da confondere con la nevrilità che è invece una delle componenti delle caratteristiche delle singole razze. Se poi vogliamo invece incrociare razze diverse, dovremo anche qui avere chiari quali sono gli obiettivi che ci prefissiamo. Ad esempio se abbiamo una cavalla un pò pesante che vogliamo alleggerire dovremo orientarci su delle razze dolicomorfe, cioè cavalli agili e scattanti di buona nevrilità. Tra queste l'Arabo è il dolicomorfo per eccellenza (probabilmnte non c'è razza da sella al mondo, o quasi, che non abbia sangue arabo tra i suoi progenitori). Personalmente non userei il Purosangue Inglese in quanto troppo selezionato per le corse e quindi molto insnguato, a meno che non vogliamo un cavallo molto nevrile (ma anche qui ci sono le debite eccezioni, magari ci sono Purosangue produttori di cavalli molto ben gestibili pur essendo nevrili, e magari qualcuno vorrà segnalarli ). Comunque, volendo "alleggerire" una cavalla un pò pesante ci orienteremo su quelle razze più adatte alle andature veloci e allungate, dolicomorfe appunto. Viceversa, se la nostra cavalla è molto, troppo, nevrile cercheremo uno stallone di razza meso-dolicomorfa (ad es il Maremmano) o mesomorfa (il Murgese, il mio amato Catria) in modo da ottenere un cavallo che pur mantenendo una buona nevrilità sia più docile e anche più robusto ad es nei percorsi in campagna. Queste considerazioni valgono se proprio vogliamo incrociare la nostra cavalla, ma, ripeto, a mio avviso la cosa migliore è rimanere in razza cercando lo stallone che per morfologia, indole, dimensioni meglio si adatta alla nostra cavalla
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
19/04/2010, 17:01 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
A questo punto abbiamo scelto il nostro stallone, abbiamo individuato il periodo in cui ci piacerebbe nascesse il puledro non ci resta che preparare la cavalla. La preparazione è semplice, si tratterà di sottoporre la nostra amata ad una visita ginecologica per verificare che sia tutto ok. Non è indispensabile, ma sicuramente consigliabile.
Inoltre, molto importante, dovremo aver cura di fare tutti gli esami necessari che certifichino lo stato di salute della nostra cavalla. A questo proposito diffidate dai proprietari di stalloni che non chiedono i certificati sanitari perchè la trasmissione di malattie pericolose è più frequente di quanto non si creda. Il coggins è obbligatorio, io richiedo anche il morbo coetale maligno (ci sono periodici focolai).
Quello di chiedere al proprietario dello stallone di far coprire la propria cavalla senza certificati sanitari è un vezzo di molti proprietari di cavalle, "...tanto la mia è sicura...", è un pò l'argomento portato. Io dico sempre di diffidare dei proprietari di stalloni che accettano, così, "...perchè la vostra è sicura...", come accettano con voi lo fanno con altri, e qualche cavalla potrebbe invece non essere sicura.
Fatto tutto questo si tratta di stabilire il tipo di monta.
Io conosco tre modalità per coprire una cavalla: - la fecondazione artificiale - la monta alla mano - la monta brada
Il primo sistema è utilizzato con stalloni e fattrici di particolare pregio, ai quali si vuole evitare il rischio di farsi male all'atto della monta. Praticamente il prelievo del seme avviene con l'ausilio di un "fantoccio" che simula la cavalla, la presenza di una cavalla in calore vicino al manichino stimola lo stallone. Il veterinario è li pronto con la vagina artificiale per l'ingrato compito del prelievo. Il seme così prelevato può essere refrigerato se deve essere spedito a distanza nel giro di un giorno, oppure può essere anche congelato, sistema con il quale ad es si importa il seme dall'America, o da altri stati lontani. Si procede poi ad inseminare la cavalla nel momento preciso dell'ovulazione, individuato tenendo la cavalla sotto stretto controllo medico con ecografie quasi quotidiane, proprio per cogliere il momento opportuno.
Il secondo è il più usato, ci sono dei rischi seri da prendere in considerazione in questo caso. Ad es la cavalla potrebbe calciare e ferire seriamente lo stallone, oppure viceversa, lo stallone, nella foga della monta potrebbe far male alla cavalla. In genere per limitare questi rischi si verifica prima lo stato di calore della cavalla con un cavallo che non la monterà, detto il ruffiano, ma che dovrà semplicemente "stimolare" la cavalla per lasciare poi il posto al fortunato stallone quando la cavalla è pronta. Spesso si ricorre anche all'imbalzatura della cavalla, che consiste nel legare le zampe posteriori ad una cinghia sul collo in modo tale che non possa scalciare (non è assolutamente una legatura che fa male alla cavalla). Pur con queste precauzioni il rischio di incidente è sempre presente. Comunque assistere ad una monta "alla mano" è uno spettacolo che merita di essere visto.
Il terzo modo è quello più romantico, ma anche poco usato, per la difficoltà di disporre di pascoli atti allo scopo. Praticamente si porta la cavalla nel pascolo dello stallone, il quale provvede a suo piacimento, e della cavalla, al nobile scopo. E' usato in maremma, o comunque quando ci sono spazi sufficenti a contenere tutta l'azione senza pericoli. E' usato anche da noi nel Catria.
Parleremo poi del ciclo della cavalla, della monta e della verifica della gravidanza...
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
19/04/2010, 21:00 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
La cavalla ha il primo ciclo intorno ai 18, 19 mesi di età, quando è di fatto ancora puledra. Io personalmente non ingravido a quell'età la cavalla ma aspetto l'anno successivo per darle il tempo di formarsi più completamente. Ma io sono un amatore che non vive di questo (ci spende soltanto... ), capisco che chi invece dovesse viverci magari ingraviderebbe al primo ciclo la cavalla. Comunque la disponibilità della cavalla allo stallone dura circa 6 / 7 giorni dopodichè non accetta più lo stallone, se ne riparlerà dopo 14 / 15 giorni. Quindi il ciclo della cavalla dura 20 / 21 giorni, durante questo periodo per 6 / 7 giorni la cavalla accetta lo stallone per i restanti 14 / 15 no. Si chiama ESTRO il primo periodo e DIESTRO il secondo. Questa regolarità del ciclo si ha normalmente dalla primavera all'autunno e si dilata o si restringe in funzione delle condizioni metereologiche, nel senso che la natura regola i suoi ritmi in modo da far nascere i puledri in primavera, quando le belle giornate di sole e l'alimentazione che in quei periodi è possibile forniranno loro l'adeguato apporto di vitamine e nutrienti per la crescita. Questo è tanto più vero per le cavalle che vivono sempre al pascolo. Un fenomeno che capita sovente al proprietario di una sola cavalla che vive lontano da altri cavalli e che la voglia ingravidare è che la cavalla non va in estro. Il problema è legato spesso alla mancanza di stimoli, basta portare la cavalla in un posto con altri cavalli che, in breve, tutto si sistema. E' da dire che il ciclo estrale delle cavalle è opposto nei due emisferi, è una cosa questa di cui devono tenere conto i proprietari dei grandi stalloni che esportano il seme in tutto il mondo al fine di ben regolare l'alimentazione e lo sfruttamento dello stallone stesso. E siamo arrivati alla fecondazione vera e propria...
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
19/04/2010, 21:06 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
A questo punto è arrivato il fatidico momento.
Approfondiamo la prima ipotesi: MONTA ARTIFICIALE.
La prima cosa da fare è contattare preventivamente un buon veterinario e fare con lui un accordo economico (che non è tanto economico) che preveda un prezzo a cavalla inseminata, cioè con tutte le ecografie necessarie al buon fine della cosa.
L’inseminazione artificiale può essere fatta a casa senza spostare la fattrice (posto che si abbiano le strutture idonee, come il travaglio per visitare la cavalla, e che il veterinario sia consenziente) oppure portando la cavalla in clinica. In entrambi i casi il veterinario dovrà tenere costantemente sotto controllo la cavalla per verificare, con ecografie frequenti, il momento dell’ovulazione in modo da coordinarsi al meglio con il proprietario dello stallone che dovrà fare il prelievo del seme, considerando i tempi di spedizione del seme refrigerato, in modo da renderlo disponibile presso la cavalla il giorno dell’ovulazione. Qui si tratta di coordinarsi un po’ tra proprietario della cavalla, dello stallone e veterinario. È anche da tenere conto che normalmente il seme viene prelevato a giorni alterni. Insomma, è un po’ complicato, ma la passione fa questo ed altro.
In alcuni casi si usa anche il seme congelato, specie se viene magari da paesi lontani dove i tempi di percorrenza sono alti (ad es dagli USA), col seme congelato è però necessario portare la cavalla in clinica.
Una volta arrivato il seme e la cavalla ha ovulato, se la vede il veterinario, l’operazione è abbastanza semplice e veloce.
Dopo 15 giorni dall’inseminazione si fa un’ecografia di controllo per verificare se la cavalla è gravida. Si conserva l’ecografia e il gioco è fatto.
A cavalla gravida si devono fare poche cose, aspettare 11 mesi, avere cura che la cavalla sia correttamente alimentata, può tranquillamente stare al pascolo di giorno e di notte (posto che sia abituata) anche d’inverno, evitare di sottoporla a sforzi eccessivi (la cavalla gravida può anche fare un lavoro leggero, personalmente non monto le cavalle gravide ma non è vietato a patto che la cavalla sia in salute e non venga sottoposta a sforzi eccessivi. Comunque gli ultimi 3 / 4 mesi non va montata) e soprattutto avere cura di praticarle un vaccino antiaborto da praticare al 5°, 7° e 9° mese di gravidanza. Continuare le regolari vaccinazioni antiinfluenzale ed antitetanica e sverminare periodicamente.
Consiglio: non essere apprensivi, la natura sa molto bene cosa e come deve fare…
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
20/04/2010, 9:34 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
Posto una foto del prelievo del seme da spedire per una monta artificiale. Si usa un manichino che simula la cavalla e il veterinario, con l'ausilio di una vagina artificiale (che è un contenitore con una sorta di serbatio di acqua tiepida per ricreare le condizioni) preleva il seme Allegato:
prelievo.JPG [ 11.48 KiB | Osservato 15092 volte ]
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
20/04/2010, 11:34 |
|
|
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
|
Parliamo ora della MONTA ALLA MANO.
In questo caso la cavalla deve essere portata alla corte dello stallone. Il proprietario sarà intestatario di una STAZIONE DI MONTA PUBBLICA oppure si appoggerà ad un’apposita struttura. Comunque dovremo portare la cavalla presso lo stallone. La procedura è abbastanza semplice, si verifica lo stato di calore della cavalla, cioè la disponibilità a prendere lo stallone, si può usare un cavallo apposito, detto ruffiano, che, poverino, accerta soltanto lo stato della cavalla. Più frequentemente si porta la cavalla vicino a un box con uno stallone ed in base alle reazioni della cavalla si stabilisce se è pronta o meno. I segni che la cavalla è pronta sono molto evidenti: chiama, alza la coda, urina con piccoli getti, contrae la vulva con movimenti che mostrano la clitoride…
La cavalla che manifesta questi segni è pronta. Se è la prima monta e non si conoscono le reazioni della cavalla è bene imbalzarla per evitare che calci allo stallone (significa applicare delle corde in modo tale che la cavalla non possa allungare all’indietro i posteriori, nulla di doloroso per la cavalla). La cavalla potrebbe scalciare in quanto magari si spaventa per la foga e l’irruenza con cui lo stallone si presenta. Preparata la cavalla si prende lo stallone. È bene prenderlo con una longhina robusta e che consenta un ottimo controllo dell’animale. La monta alla mano, a volte, è un momento per certi versi selvaggio. Lo stallone arriva presso cavalla, alcuni sono molto irruenti, addirittura mordono la cavalla o salgono quando non sono ancora pronti e allora bisogna farli aspettare che l’erezione sia al giusto livello per poi farlo salire. Queste situazioni di potenziale pericolo richiedono ripeto la possibilità di controllare assolutamente l’animale, e richiedono anche destrezza e sicurezza da parte dell'operatore. Una longhine con la catena nella parte finale consente un migliore controllo. Ci sono cavalli, specie gli stalloni con qualche anno di monte alle spalle, che arrivano prudenti, annusano la cavalla, la mordicchiano delicatamente e quando lei e pronta salgono e fanno il loro dovere, altri che sono delle furie scatenate da controllare veramente bene. Comunque la monta avviene, al culmine lo stallone “batte” la coda, la muove cioè con piccoli movimenti che fanno intuire che ha fatto. Poco dopo si affloscia sul collo della cavalla e scende. FATTO!!!
Dopo una monta sello sempre il mio stallone.
Abbiamo detto che l’estro dura 6 / 7 giorni, quindi dopo la prima monta la cavalla si ripresenta a giorni alterni allo stallone. Normalmente 3 salti esauriscono il periodo dell’estro. Quando la cavalla rifiuta lo stallone la cosa è fatta. Dopo 15 giorni l’ecografia (che non è obbligatoria) ci dirà se la cavalla è gravida. Avremo poi 11 mesi per fare le cose descritte prima…
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
|
20/04/2010, 11:37 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|