Cavalli al lavoro nei boschi, nei campi, nelle serre, in vigna... Cavalli al lavoro nei centri urbani, adibiti alla raccolta differenziata, manutenzione aree verdi, servizio scuolabus...
Realtà o fantasia? Ritorno nostalgico ai tempi andati o passo ecologico ed economico verso un futuro più pulito? Quando e in quali condizioni, il ritorno al cavallo come mezzo di trazione, è fattibile e conveniente?
Qui in Italia siamo lontani anni luce, rispetto a quanto avviene a pochi km dai nostri confini...
Basta andare in Francia per vedere realtà diverse, ben funzionanti ed in continua espansione: a scuola con il Trait Breton:
Dipende un ò dai punti di vista e dai propri "credo".... non c'è da mettere un punto interrogativo, ma da fare una affermazione, se veramente ci si crede.....
Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
Io ci credo. E insieme ad altre persone, ci stiamo dando da fare, con iniziative concrete, progetti e studi.
Non è facile, sovente ci si trova di fronte a dei muri di gomma. I "vecchi" vedono nel cavallo un ritorno al passato e lo rifiutano. Le aziende di grandi dimensioni non sono strutturate per un ritorno del cavallo. Quelle piccole e medie invece si. E ci sono dei giovani che si stanno muovendo in questa direzione. Non tutte le aziende che ritornano al cavallo come forza motrice, sono legate alla realtà bio, ma comunque è un buon passo avanti.
Alcune aziende stanno puntando ad una diversificazione della produzione, e questo vuol dire assunzione di personale, acquisto di altri cavalli, richiesta di cavalli idonei e corsi di specializzazione. In un momento di crisi come questo, anche se siamo una "nicchia", è buono che ci sia questo movimento.
Ma la strada è lunga: ci vuole informazione, promozione, cultura, idee, e non ultimo...coraggio
Questa è una di quelle discussione nella quale mi sento come il topo nella farina Sono agricoltore, ho un'azienda che fa del tradizionale e del Naturale la sua unica via, non ho produzioni intensive, ma bensì punto alla diversificazione, e tra le tante cose ho anche un cavallo. Una Avelignese oramai di una certa età (27 anni) che, oltre ad essere una simpatica compagnia, è pure una volenterosa ed infaticabile lavoratrice: mia moglie la monta per delle passeggiate, ma è comunque stata domata anche per il tiro leggero. Proprio ieri mattina, ben lontani dal sapere di questa discussione, parlavamo di come fare per realizzare un aratro per lei, visto che abbiamo delle vigne che zappiamo a mano perchè strette ed impossibili da scavallare. Per adesso posso solo portare tutto l'entusiasmo di un neofita, ma per me e mia moglie sarebbe un sogno riuscire ad avere un altro cavallo (magari più giovane) per la sella e per il tiro leggero, e magari un asino per il basto (abbiamo anche il bosco). Spero che possano arrivare molte testimonianze, e magari foto e video sull'argomento. Ciao Tosco
in italia credo che a parte qualche caso isolato non ci si arrivera' mai... per questi motivi:
1: politica locale fatta da vecchi babbioni corrotti che nel migliore dei casi di queste iniziative se ne fregano e nel peggiore fanno di tutto per ostacolarle... (come dimostrano i numerosi casi di ordinanze di divieto di transito a quadrupedi, greggi di pecore ecc)
2: traffico infernale fatto di guidatori veloci, maleducati e distratti... in questo siamo tra i peggiori in europa praticamente... da noi fare trasporti stradali con mezzi a trazione animale e' come giocare alla roulette russa...
3: mentalita' degli imprenditori ed agricoltori italiani molto meno incline a ragionamenti di stampo ambientalista rispetto ai colleghi stranieri...
ve lo immaginate andare a prendere i bimbi con lo scuolabus tirato da un cavallo in italia? mi sembra gia' di vedere le mamme infuriate perche il cavallo e' pericoloso, puzza e porta le malattie
14/11/2013, 16:32
gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
Eppure, ormai che la manifattura industriale sta diventando un pallido ricordo, l'utilizzo di metodi agricoli totalmente ecologici, la trazione animale (ad integrazione credo di quella meccanica) potrebbe diventare un bel traino per il turismo
Certamente... ma prima che possa avere ampio successo in italia devono cambiare un bel po' di cose... compresa la mentalita' della gente...
mi viene in mente il caso delle botticelle romane... qui se fai la raccolta della N.U. col compattatore trainato dal cavallo, oltre ai problemi che ho gia' elencato, ti ritrovi pure nel mirino degli animalisti...
poi credo che tutti possano rendersi conto guardando quei video francesi si vede come quei cavalli lavorino in posti pianeggianti e con traffico scarsissimo... due condizioni che in italia raramente si trovano insieme... qui da noi c'e' semplicemente troppo traffico per fare queste cose... mentre nelle zone montane il lavoro diventa veramente troppo pesante per un cavallo per quanto possa essere robusto.
poi boh... qui siamo ancora in fase di meccanizzazione... c'erano i mulattieri che facevano la vendemmia fino a pochi anni fa' sui colli del Candia... poi hanno fatto le strade e ora ci vanno con trattori e camion... c'erano ancora i boscaioli con i muli fino a pochi anni fa' ed ora sono scomparsi, sostituiti da trattori e teleferiche... la tendenza qui da noi non sembra portare al ritorno della trazione animale.
Parlo solo per l'esperienza legata alla mia zona. Il numero di appassionati di cavalli sta crescendo vistosamente, e questo è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che il trekking a cavallo stia divenendo uno sport diffusissimo: i nostri boschi sono provvisti di segnaletica e sentieristica ineccepibile. Aumentano le scuole, i maneggi, e sempre più bimbi si avvicinano al Cavallo. Solo questi tre dati possono dimostrare che qualcosa stia cambiando. Poi...veniamo al Lavoro. Il taglio del bosco è nella mia zona un lavoro estremamente diffuso: ogni giorno partono camion di legna destinati a varie parti d'Italia, e sempre più boscaioli arrivano qui in cerca di lavoro. Albanesi, Moldavi, Montenegrini, Macedoni, Rumeni e molti Italiani (Sardi e Toscani sopratutto): tutti cercano di lavorare con i trattori, ma in certe zone è proprio impossibile, ed ecco che sono rispuntati i muli...e ce ne sono! Carrozze e carrozzini sono poi utilizzati nelle varie manifestazioni/fiere agricole, ma sono anche un servizio che alcuni agrituristi mettono a disposizione dei propri ospiti...ed anche questo è lavoro. C'è poi l'Agricoltura, e quella sinceramente si è dimenticata del cavallo da tiro, forse anche perchè vi scrivo da una terra dove le vacche ed i buoi Maremmani tiravano carri ed aratri sino a qualche decina di anni fa. Ma gli Asini ripopolano le nostre colline, ed i basti sono oramai tornati ad essere un attrezzo e non più un accessorio, visto che vengono impiegati per la legna ma anche per la raccolta delle castagne, del fieno e di altre cose. Io spero...anzi SPERO che ci sia la possibilità di reimpiegare gli animali in agricoltura, cercando naturalmente di salvaguardare la loro salute e utilizzandoli per lavori consoni al loro fisico ed alle loro possibilità. Gli Animalisti? Non saprei...non vorrei mai essere io ad aprire un eventuale OT che poi vedrebbe l'inevitabile schieramento di due fazioni opposte e contrarie sull'argomento in questione. Io confido nell'intelligenza di tutti, nel buon senso e nella voglia di diminuire l'impatto quotidiano che l'uomo ha sull'ambiente. Ciao Tosco
se la tua zona e' cosi' sei fortunato... io qui dalle mie parti un ritorno alla trazione animale non ce lo vedo proprio... zero interesse anche da parte degli appassionati di cavalli, abbandono generalizzato di agricoltura e boschi, troppo traffico, mentalita' della gente e dei politici abbastanza ostile al cavallo ed ancora legata ad un modello di "progresso" anni '60 tutto fatto di motori, industria e cemento...
ci sono molti appassionati di cavalli qui in zona... ma la maggior parte fa' monta inglese in maneggio o gare western... quelli che fanno passeggiate o trekking sono forse un centinaio in tutta la provincia...
E da quello che ho saputo siamo anche fortunati perche' non abbiamo ancora divieti di transito ai cavalli come invece stanno venendo di moda in molti posti sopratutto al nord, dove la nuova moda e' di vietare la circolazione dei cavalli nelle aree urbane e persino trasformare sentieri e strade rurali in percorsi "ciclopedonali" vietandoli non solo ai mezzi a motore ma anche ai cavalli.
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